La strana storia è di quelle che nel calcio non saranno mai le prime nè tantomeno le ultime. La storia ha un nome ed un cognome, un brasiliano che, entrato dalla porta preferenziale, ha fatto gioire la Roma giallorossa con 13 goal lo scorso anno, uno fondamentale contro i cugini. Julio Cesar Clemente Baptista, detto la “bestia”. Dopo quel goal sbagliato contro l’Arsenal, il declino fino a giungere alla quasi cessione. Nel frattempo la sud gli riservava fischi a mai finire in segno di disappunto delle sue prestazioni incolori e con pochissima voglia di mettersi in luce. Erano lontanissimi i tempi in cui Baptista venne stregato da Roma città e da Roma tifosa, eppur neanche 12 mesi erano trascorsi. Oggi pare che la situazione stia per riportare la bestia in una dimensione più congeniale, frutto della motivazione che Claudio Ranieri ha riservato al brasiliano nonostante avesse avuto per un periodo la testa all’Inter. Il calcio è questo! Chi mangia calcio quotidie conosce bene che spesso gli affari si fanno in due con il consenso dei propri allenatori. Era tutto pronto, Baptista aveva già l’armadio svuotato e il volo per Milano in tasca. Il no della Roma, la Sensi e Pradè non hanno ceduto all’offerta al ribasso fornita da Moratti e si sono accontentati di tenerselo considerato soprattutto il costo di 10 milioni speso nell’agosto del 2008. Oggi con Totti ancora acciaccato per via del ginocchio malconcio e Toni che tornerà fra una ventina di giorni, il brasiliano è il grande acquisto del momento. Claudio Ranieri è stato perspicace in questo contesto, ha tenuto sempre a ribadire l’importanza di Baptista, non sò se ha finto o ha fatto sul serio, in questo momento i fatti gli hanno dato ancora una volta ragione. Ed intanto Dunga gli ha fatto recapitare la convocazione in verde oro.