Venditti: “Azionariato popolare è aggressione mediatica al club”

Da Corriere della Sera:
“Questa storia deve finire…“. Antonello Venditti non ci sta, da tifoso in vista, a venire associato a operazioni «comunicate artatamente» e di cui non sa nulla. “Non che l’azionariato popolare sia di per sé una cosa brutta – premette il cantautore romano – ma certo qui non siamo in Spagna, dove il presidente del Barcellona viene eletto dai soci, e certe iniziative non si possono fare“.
Ma questo in fondo è il minore dei problemi: “Il fatto è che nessuno mi ha chiesto nulla e mi risulta che anche altri soggetti tirati in ballo, come Carlo Verdone, siano assolutamente all’oscuro: non conosco minimamente chi si è reso promotore di questa iniziativa. Quindi per quello che mi riguarda stiamo parlando di notizie senza fondamento“.
Notizie che trovano puntualmente un’eco che a Venditti non piace per nulla: “È sempre la stessa storia che ciclicamente si crea attorno alla Roma: sono due anni che si fanno chiacchiere il cui unico effetto è di far male alla squadra. Noi che amiamo la Roma siamo interessati solo alla prossima partita: godiamo solo per i risultati sportivi. E puntualmente, quando questi sono positivi, c’è qualcuno che ha interesse a fomentare certe voci e a spostare l’attenzione dal campo alle questioni societarie: questa aggressione mediatica al club deve finire una volta per tutte“.

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7 commenti su “Venditti: “Azionariato popolare è aggressione mediatica al club””

  1. Perché le società delle quali parli non sono oggetto di decreti ingiuntivi. Perché vincono e considerano il secondo posto un fallimento. Perché non vivono di soli prestiti. Perché non cedono giocatori senza comprare.

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  2. perchè solo noi dobbiamo preoccuparci delle varie unicredit e mediobanca???in europa ci sono società con i debiti fino al collo però i tifosi non mi sembra che se ne preoccupino…+ tifosi – economisti…..

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  3. I risultati sportivi non c’entrano nulla con le situazioni di bilancio, nel male e anche nel bene. Anche se si “vince” (diciamo così, anche se per me arrivare secondi non è vincere), i debiti restano e le azioni di unicredit continuano. Quindi mi sembra più che giusto restare attenti e preoccupati su questioni che necessariamente avranno ricadute sul nostro futuro.

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  4. FINIRà, il giorno che noi branco di tifosipecore la smettiamo di credere a tutto ciò che
    ci viene propinato dai media vari…..

    il giorno che saremo uniti nel bene e nel male con la squadra e la società,
    non ci saranno piu’ voci che potranno destabilizzarci,
    ma per questo accadà, anche la nostra società deve cambiare profilo,
    ma con l’arrivo di montali e ranieri, mi pare stia andando nella giusta direzione.

    TIFOSI: diamo fiducia, e aiutiamo la squadra ( società) a lavorare bene e con la giusta grinta!!!

    :12:

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