Rassegna Stampa Forza-Roma.com – IL TEMPO (A. AUSTINI) – Un primo abboccamento. Tanto per conoscere reciproci desideri e intenzioni. Roma e Chelsea hanno aperto ieri a Londra un tavolo di mercato che nei prossimi mesi potrebbe coinvolgere diversi giocatori. Da Nainggolan a Pjanic, fino al baby Loftus-Cheek.
Sabatini è partito ieri mattina presto da Fiumicino, direzione Stamford Bridge, lo stadio dei Blues che ospita anche gli uffici della società inglese. Lì fuori è stato immortalato mentre fumava una sigaretta in compagnia di Ramy Abbas (foto diffuse sul corsport.it ), l’agente, fra gli altri di Salah, che gode della massima stima di entrambe le società dopo il complicato affare che ha portato l’egiziano nella Capitale. Ramy è stato anche un utile traduttore durante l’incontro con Marina Granovskaia, la dirigente russa del Chelsea, donna di fiducia del proprietario Abramovich. Il primo motivo di discussione è stato proprio Salah: alla sua terza presenza da 45 minuti in giallorosso è scattato il riscatto obbligatorio e ora la Roma intende definire le rate di pagamento dei 17.5 milioni e mezzo di euro restanti dopo i 5 pagati per il prestito. Un affare chiuso da oltre un anno che può aprire la strada ad altri nel prossimo futuro.
Non è un mistero che Conte abbia chiesto alla nuova società Nainggolan, uno dei suoi vecchi pallini dai tempi di Cagliari, nonché motivo di scontro con Marotta dopo che Sabatini lo strappò alla Juventus. Nell’incontro di ieri il Chelsea si è limitato a chiedere la quotazione del belga, così come di Pjanic e Manolas, altri due gioielli romanisti graditi a Conte. Nessuna offerta è stata formulata, ma è solo questione di tempo: l’agente di Nainggolan, Alessandro Beltrami, è stato avvisato della riunione londinese e si unirebbe al tavolo qualora la trattativa prendesse corpo. Per il Ninja la Roma valuta proposte da 40 milioni in su, mentre Pjanic ha un prezzo di 38 milioni fissato da una clausola rescissoria, mentre la cessione di Manolas è esclusa nella prossima sessione di mercato visto che la metà del ricavato andrebbe girato all’Olympiacos.