Luca Toni: dal piacere alla goduria…

Toni con la maglia della Roma
Toni con la maglia della Roma

A me Luca Toni piace. Mi piace il calciatore, mi piace la persona; mi piace l’idea di spararmi i suoi goal e le sue esultanze, mi piace l’attesa di vederlo finalmente in campo; mi piace l’attivismo della società sul mercato; mi piacciono le celebrazioni del caso; il timore reverenziale degli avversari ed il dibattito sportivo, che ci vede finalmente validi protagonisti; mi piacciono le ambizioni rinate ed il sublime sogno proibito; mi piace l’aria che si respira in questi giorni e la necessità di disimpegnarmi, in un sabato post festivo, che vale più della festa stessa, per non mancare al grande appuntamento. Mi piace Tullio Tinti senza più scuse; mi piacciono i comunicati che parlano chiaro; mi piace Bruno Conti che va dritto al sodo, ma anche Ranieri che fa lo scaramantico. Mi piace tutto quello che sta avvenendo in queste ore. Eppure, sento un bisogno ulteriore. Non voglio limitarmi ad apprezzare; vorrei entusiasmarmi, esaltarmi, eccitarmi. Qualcuno ci sta riuscendo e non nego la mia invidia. A me basterebbe staccare il cervello per un attimo e non pensare più a nulla. Purtroppo, tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mio più grosso limite: il cervello del sottoscritto non è munito di interruttore ed il suo rimuginare continuo elabora proiezioni. Per questo, dopo il compiacimento, viene fuori la domanda: ed ora che succede? Ah Gera’ e nun rompere… Ci provo… Promesso… Il primo passo potrebbe essere fidarmi di più della nostra dirigenza. Lo ammetto: un paio di mesi fa sarebbe stata una missione impossibile. Stavolta, invece, guardo al tabellone del Risiko e noto con ammirazione che i cannoncini giallorossi sono aumentati, che i dadi cominciano a dare numeri alti e che si può decidere di sacrificare l’atollo, nel tentativo realistico di conquistare un continente intero. Come fanno i grandi. Voglio dire… Non mi strapperei i capelli se, per esempio, domani venisse Spalletti con una ventina di milioni a portarsi via Vucinic. Metti quei soldi lì, insieme a quelli provenienti da un’eventuale qualificazione in Champions e sai che mercato quest’estate… Del resto, la Roma di Ranieri ha esigenze che possono prescindere dal montenegrino. Magari, con quei soldi, Toni te lo compri; Burdisso lo riscatti; Amelia te lo danno; Valdes te lo accompagnano fino a Roma; piazzi il colpo Zhirkov e ti porti a casa uno svincolato come Simplicio. Pensa che Roma…Va a finire che ti resta pure qualcosa in cassa. Una strategia del genere darebbe un senso preciso ai movimenti odierni, trasformerebbe il coito interrotto in orgasmo e regalerebbe agli irriducibili illuministi la possibilità di percepire il mero piacere come goduria assoluta. Il grande progetto annunciato da Montali, né più, né meno. Caro Luca, se davvero sei il primo passo verso la gloria, che tu sia benedetto. Tuttavia, preservo la mia cellula di sopravvivenza: di fronte all’ennesima disillusione generale, potrò vantarmi di avere titubato.

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5 commenti su “Luca Toni: dal piacere alla goduria…”

  1. sono 25 anni che non vinciamo a cagliari veramente,comunque per uno che viene in prestito ne dobbiamo cedere 12????perdere cerci è un delitto,è venti volte meglio di taddei!!!!!pradè perchè non vai al cinema invece che fare il mercato della roma?dimettiti

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  2. [quote comment=”127187″]io aspetto i fatti.. a me Luca Toni non piace affatto, lo reputo anziano, inadeguato e non all’altezza della Roma. Ma ripeto, preferisco aspettare i fatti, e le prime partite per verificare di persona.
    quanto alla dirigenza.. Dare via i nostri giovani migliori, Cerci, Okaka, vuol dire non fare programmazione per il futuro, soprattutto se ci si basa su arrivi di ultra-trentenni…[/quote]

    Dare via?? ao ma la parola prestito senza diritto di riscatto(per la squadra richiedente) la leggo solo io?? sta scritto col bianchetto magico di lazienograzie? nel senso che solo io la posso legge? mah..

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  3. Toni se ci dice bene puo’ dare un contributo importante, sperando abbia ancora cartucce da sparare (sulle motivazioni non ci piove), per il resto sono d’accordo con Centurione: non e’ un acquisto da “programmazione”, quando Totti (spero mai) smettera’ di giocare che famo? Spero soltanto che tra i vari Cerci, Okaka, e gli altri primavera in giro ci siano i nuovi Totti e De Rossi, perche’ con i chiari di luna attuali non ci sara’ mai la possibilita’ di prendere un top-player da fuori (a parte qualche prestito sfuso), dunque servira’ molta fortuna nel trovare (e non lasciarsi scappare) campioni in casa. Finche’ ci sara’ la Sensi cosi’ e’…

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  4. io aspetto i fatti.. a me Luca Toni non piace affatto, lo reputo anziano, inadeguato e non all’altezza della Roma. Ma ripeto, preferisco aspettare i fatti, e le prime partite per verificare di persona.
    quanto alla dirigenza.. Dare via i nostri giovani migliori, Cerci, Okaka, vuol dire non fare programmazione per il futuro, soprattutto se ci si basa su arrivi di ultra-trentenni…

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