Rudi Garcia ormai è indifendibile

Rassegna Stampa Forza-Roma.com – IL TEMPO (T. CARMELLINI) – Lo hanno difeso fino all’inverosimile, contro tutto e tutti. Gli avevano dato un’altra chance, l’ennesima, ma le cose non sono cambiate: anzi. Il «peggioramento» della squadra guidata da Garcia non è tanto nel pareggio incolore col Milan, arrivato dopo l’incredibile 3-3 di Verona, quanto nell’ipotenza mostrata nella ripresa della gara coi rossoneri all’Olimpico.

Quella mezz’ora di bambola collettiva, senza un leader in campo, senza un gioco, senza la testa per riprendere le redini della partita, ha mandato fuori di testa Pallotta che già in passato avrebbe voluto mettere il tecnico alla porta. La dirigenza lo aveva difeso, era riuscita a prendere tempo convinta che la svolta fosse dietro l’angolo, che questa squadra non potesse essere regredita così dal giorno alla notte.

Sbagliavano, perché quanto visto sabato sera all’Olimpico ha tracciato una linea netta di demarcazione tra quello che sarebbe potuto succedere e quello che in realtà sta accandendo: quel famoso «imponderabile», postilla alla fiducia comunque a tempo data nei giorni scorsi a Garcia, è qui, sotto gli occhi di tutti.

Giugno ad un tratto sembra lontano anni luce e la possibilità di arrivare a fondo corsa con questo tecnico appare adesso improbabile se non impossibile: Garcia al momento è letteralmente indifendibile nonostante la squadra sia ancora dalla sua parte. Anzi, forse proprio per questo, lo è ancora di più: perché se è vero che nel calcio paga sempre il tecnico, è altrettanto innegabile che la squadra da qui in avanti dovrà prendersi la sua parte di responsabilità.

Più che un allenatore a questo gruppo servirebbe uno psicologo, perché i «crolli» palesati nelle ultime uscite non hanno una spiegazione tecnica o tattica. Quando il pallone ti brucia tra i piedi, il problema non può essere «solo» l’allenatore.

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26 commenti su “Rudi Garcia ormai è indifendibile”

  1. Buonasera a tutti!

    Sta Roma ce fa ammattì…io penso che ormai sia tardi anche per cambiare l’allenatore, andava fatto a giugno o dopo il 6-1 di Barcellona….ora è inutile, nessuno in un mese rimette in piedi una squadra che si allena poco e male da tre anni…guardatevi gli allenamenti su Roma TV e vi scompisciate, dieci minuti di palestra fai-da-te, 5 giri di campo, tre scatti e poi via col possesso a due tocchi a campo ridotto per 40 minuti…l’unico che parla è il capellone francese, secondo di Garcia, che mi ricorda quelle facce dei noir francesi anni ’70…non un tiro in porta, intensità pari a zero, con queste modalità tu nn puoi stare 90 minuti in serie A, figuriamoci in champions…

    Questi non lavorano proprio e la colpa è:

    1) del presidente che fa il presidente da lontano; deve portare il culo in italia e stare addosso alla squadra con continuità

    2) della dirigenza, Baldissoni è un pirla che sta li a passare il tempo, Zanzi je frega na sega, mentre Sabatini a mio parere è un grande camorrista, che pensa a prendere le stecche in nero sulle compravendite dei giocatori (a detta di Zamparini e di Lotito che dopo qualche tempo lo hanno sgamato e licenziato)…

    3) Garcia è un allenatore mediocre, con poche idee tattiche e molto poco buon senso…è stato bravo a ingraziarsi quelli che contano nello spogliatoio e a tirarli dalla sua parte, mi ricorda molto il posto di lavoro dove sto io e il capo che ho io…e da cui, per fortuna, me ne sto andando

    4) i giocatori sono dei sopravvalutati, ma vanno gestiti comunque diversamente da come si gestiscono ora…non entro nel merito dei singoli ma in ogni caso giova dire che Totti De Rossi Maicon Cole Keita OGGI sono inguardabili (ieri erano forti ma conta sempre e soltanto l’OGGI nello sport nella vita e ovunque) e guadagnano troppo per quello che danno, cioè il nulla assoluto, sia dal punto di vista tecnico sia caratteriale…

    tutto ciò premesso dico che se a Gennaio sei fuori dallo scudetto, hai lo stadio vuoto, e i giocatori immobili, ed è il secondo anno che succede, beh allora presidente sei veramente un grande PIRLA….

    quando c’era mazzone avevamo davanti corazzate come Milan Juve Inter e Parma, ma alla fine tra qualche incazzatura si andava allo stadio sempre in 50/60mila e si vedevano i giocatori che cmq davano quello che avevano…oggi siamo una banda di arroganti quanto inutili mezze tacche ed ex-giocatori, guidati da un imbecille…

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  2. La condizione atletica è molto buona ……questo è il parere di Pallotta….
    visto che la Roma dura 15 minuti, poi sparisce, lui, il nostro presidente,
    invece di piombare nello spogliatoio come minimo a tirare le orecchie, non
    dico le zampate alle palle, dice tranquillamente che la forma c’è……
    Non c’è che dire, le sorprese non finiscono mai.
    La gestione fa schifo.
    La squadra pure, ormai priva di gioco.
    La curva è vuota,
    Ma c’è la forma….azz!!!

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  3. Potrebbero essere le ultime ore di Rudi Garcia nella Capitale. L’indomani del pareggio casalingo col Milan, il presidente James Pallotta ha iniziato valutazioni serie e approfondite sull’operato del manager francese. Lo sbarco negli USA del dg Mauro Baldissoni, la conference call con Sabatini e Pallotta protagonista sono il preludio di un cambio di guida tecnica che non sembrava rinviabile già diverse settimane fa e che, invece, non è ancora avvenuto.
    Una vicende che adesso non è più sostenibile perché presidente e allenatore hanno iniziato a lanciarsi frecciate a suon di dichiarazioni pubbliche. Depotenziato in estate visto che Pallotta portò personalmente a Trigoria i preparatori fisici Darcy Norman ed Ed Lippie, Garcia s’è preso la sua rivincita indicando proprio nella condizione atletica il problema principale della squadra: “Non va bene vedere i giocatori che calano dal punto di vista fisico perché c’è stata la sosta”. Un attacco frontale alla scelta del presidente che direttamente dagli USA ha prontamente risposto: “La partita di ieri mi ha disgustato. La condizione atletica è molto buona e questo è un fatto. Penso però che alla squadra manchi la mentalità vincente”.
    Una situazione ormai esasperante, con Walter Sabatini come maggiore colpevole perché non è riuscito a trovare una soluzione in tempo ragionevoli. Da settimane, infatti, la proprietà spinge per il cambio di allenatore. Un cambio frenato dall’attuale ds, il primo sponsor di Garcia nonostante i contatti con gli altri manager delle ultime settimane. Sabatini ha provato in tutti i modi a evitare la soluzione traghettatore per poi puntare tutto su Conte in estate. Adesso, però, andare avanti con Garcia non è più possibile, anche a costo di cambiare i piani in corsa e affidare a Luciano Spalletti un piano pluriennale.

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  4. Non è solo Garcia, è la dirigenza, l’organizzazione Americana, che in tutti questi anni
    non ha centrato un bel nulla,
    Il progetto non funziona, la squadra non ha gioco,
    Lo Stadio viene continuamente protestato…è chiaro che se non unge nessuno de questi
    figli di puttana, sarà difficile proseguire,
    La tifoseria lontana dai giocatori, e la curva vuota….
    Adesso magari cambiano allenatore, ma tutto il resto fa schifo.

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  5. 2015. Sabatini sonda Sarri. Sarri: “Ho avuto contatti con la Roma”. Ma Pallotta…

    Di Francesco: “Sabatini è bravissimo, la squadra può crescere ancora”.
    Saba: lo rispettiamo e lo seguo con simpatia rilevando i suoi miglioramenti.

    Sabatini uno di noi!

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  6. e per essere chiari, mai uno scudetto ai pulcinella, sarebbe come se a vincerlo fossero le quaglie
    tutta la vita una delle tre strisciate, uno in più uno in meno non fa differenza

    ma con le altre la differenza c’è, eccome se c’è!

    vederli primi in classifica mi da tremendamente fastidio tacci loro!

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  7. Un tecnico deve saper fare lo psicologo.
    Non ci giriamo intorno.
    Garcia non è ne allenatore ne psicologo.
    I crolli sono figli di malagestione,zero schemi e la sfiducia che ne deriva.
    Non diamo sempre la colpa a tutti e tutto.
    Non diamo sempre la colpa all’ambiente,al clima e agli arbitri.
    C’è più di un colpevole? Facciamo i nomi.
    Perché nel frattempo che noi incolpiamo tifoseria e giornalai,le pippe gironzolano per Trigoria. Garcia è il capobanda.

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  8. AVE ha detto:

    @Francesco10: sarà anche così France’ ma Pallotta non è uno sprovveduto, è un uomo d’affari con grande esperienza
    non ce l’ha nel mondo del calcio, ma certi sentori si avvertono a prescindere
    non averlo colto secondo me è stato grave, lui ha il potere decisionale, alla fine comandi tu
    si è buttata al vento una stagione

    Pensate che merda il fumante… O sceglie l’allenatore lui oppure ha minacciato di andarsene! Per me può anche andare a quel paese… Qui serve gente che è abituata a vincere, e Sabatini non ha mai vinto nulla! La mentalità la da anche il management…

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  9. E pensare che a Sabatini l’ho difeso fino a prima dell’estate.
    Ormai è chiaro che questo in una squadra importante non ci puo’ stare. Fa 1 colpo buono e 100 cattivi.
    E concordo con francesco10, con un ds serio tutto cambierà.

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    • @Oblomov: anche a me piace (meglio, piaceva) molto…
      Ma questa strenua difesa di Garcia, difeso mentre il Sassuolo ha praticamente i nostri punti, Maccarone ha fatto 3 volte i goal di Dzeko, i nostri ex giocano alla grande, Iturbe se ne è andato e nessuno di certo ancora arriva, mi sa tanto di autodifesa, di posto e di retribuzione.
      L’orgoglio e la dignità, si difendono diversamente!

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  10. in passato e parlo di giugno, è stato Pallotta in persona che ha riconfermato Garcia
    lui in qualità di presidente è il primo responsabile di questa situazione
    ora fa il disgustato e l’indignato

    sportivamente parlando me stanno a fa’ gira’ i cojoni e de brutto pure!

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    • @AVE: Ave secondo me è stato convinto dal suo management… Il grande Sabatini! Son sicuro che appena si leverà dalle palle il fumante, le cose miglioreranno sensibilmente!!!

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      • @Francesco10: sarà anche così France’ ma Pallotta non è uno sprovveduto, è un uomo d’affari con grande esperienza
        non ce l’ha nel mondo del calcio, ma certi sentori si avvertono a prescindere
        non averlo colto secondo me è stato grave, lui ha il potere decisionale, alla fine comandi tu
        si è buttata al vento una stagione

  11. Solo Garcia? Perché Sabatini???

    Ha bruciato il ritorno di Montella e stà cercando di mettere i bastoni tra le ruote anche x il ritorno di Spalletti!

    FUORI DA TRIGORIA ENTRAMBI!!!

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  12. Però che stress questa attesa!
    E quanto ci vuole a tirare fuori un nome!
    Bisognerebbe mandare la dirigenza a Palermo per un corso accelerato da Zamparini!

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    • @down under: ma per tutto è cosi……

      lunghe attese per un acquisto, lunghe attese per una conferenza, lunghe attese per lo stadio
      questi dovrebbero cambiare mestiere

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  13. che schifo pero’ sti personaggi
    dopo 1 anno di non calcio manco un po’ di dignità. era lui che doveva dimettersi, poi baldissoni, e sabatini…..

    comunque concordo con questo articolo
    IL MESSAGGERO (M. CAPUTI) – Gli alibi sono finiti. Anche se questo folle campionato la mantiene ancora in teorica corsa, la Roma italo americana è spalle al muro. Sono tutti colpevoli.

    La società. Filosofie e progetti di un calcio nuovo sbandierati e poi mutati in pochi mesi. Scelte sugli allenatori sbagliate, partendo da Luis Enrique troppo giovane, per passare a Zeman preso solo per accontentare la piazza, finendo con Garcia confermato a giugno scorso nonostante la sfiducia evidente. La squadra è stata costruita e smontata a ogni stagione, senza un criterio che si sia rilevato vincente e corretto, con acquisti di decine di calciatori inutili di cui si è persa traccia. Il tetto ingaggi è spropositato per risultati e qualità. Un presidente assente il cui unico obiettivo appare lo stadio e che, se viene a Roma, non mette piede a Trigoria. Distacco totale con la piazzae rottura con i tifosi che disertano lo stadio. In cinque anni un solo e unico segno di continuità: la plusvalenza.

    L’allenatore. Il campanello d’allarme è suonato il primo anno quando, a secondo posto acquisito, concesse alla squadra di staccare la spina, terminando con il pesante di stacco di diciassette punti dalla Juventus. Un segno di debolezza confermato con il passare dei mesi, visto che non è mai più riuscito ad avere il controllo di giocatori e squadra. Come un campionato fa, a novembre, il crollo e l’incapacità a trovare soluzioni efficaci. Unico tormentone: la preparazione fisica e gli infortuni. In tre anni non è riuscito a cambiare nulla, la prevedibilità tattica e la totale mancanza di organizzazione difensiva sono tali che affrontare la Roma e metterla in difficoltà è un gioco da ragazzi.

    I calciatori. In pochi si sono assunti responsabilità, e in tanti sono stati sopravvalutati. Lapersonalità latita,come debole è l’impegno negli allenamenti.

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  14. Francesco,

    non lasciare più in cima l’articolo con più commenti per piacere. Una volta sorpassati i 200 commenti il sito si blocca. E poi ci stanno certi utenti cosi rincoglioniti da continuare a scrivere li.

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