La Roma vince ma non convince

Rassegna Stampa Forza-Roma.com – IL MESSAGGERO (U. TRANI) – Finalmente la Roma. Che riparte, dopo 7 partite e 42 giorni di crisi profonda. E che, probabilmente (o, magari, solo momentaneamente: la conferma del ds Sabatini, a fine gara, è stata tiepida), salva Garcia, abbracciato dai giocatori dopo la rete di Florenzi, decisiva per sbloccare il risultato e indirizzare il match. Il successo sul Genoa, 2 a 0, chiude il 2015, anno sofferto e da ricordare per il 2° posto alle spalle della Juve (fine maggio) e per la qualificazione agli ottavi di Champions (inizio dicembre). Ma, nonostante la vittoria nell’Olimpico sempre più vuoto (4.490 paganti e meno di 20 mila presenze), il gruppo giallorosso conferma di non essere ancora guarito. Manca sempre il gioco, lievita il nervosismo. Poche chance in attacco e Szczesny di nuovo tra i migliori in campo. Il copione non esiste e i solisti vanno in tilt: Dzeko prende il primo rosso della carriera per il doppio insulto a Gervasoni e Nainggolan deve invece ringraziare proprio l’arbitro che lo ha graziato. Del pomeriggio, insomma, restano soprattutto i 3 punti, fondamentali per non perdere altro terreno dalle 4 squadre che sono davanti in classifica. E per ritrovarsi, in serata, a 4 punti dal vertice: l’Inter ora è più vicina.

LENTA E SCONTATA – La Roma, oltre al successo, ritrova il gol su azione. L’ultimo, in campionato, l’8 novembre contro la Lazio: il destro, per il 2 a 0, di Gervinho. Da quel giorno, l’involuzione: i pareggi fuori casa contro il Bologna, il Torino e il Napoli, quello casalingo con il Bate Borisov, e le sconfitte umilianti contro il Barcellona al Camp Nou, l’Atalanta e lo Spezia (ai rigori, con l’addio alla Coppa Italia). Florenzi, sfruttando il rinvio maldestro di Munoz, ha interrotto la serie negativa. Quando ha però guidato la squadra a festeggiare con l’allenatore (anche per rispondere ai fischi ricevuti nel riscaldamento e indirizzati al francese e ai giocatori), la gente non ha gradito. Perché il primo responsabile, per la tifoseria, rimane Garcia. La prestazione contro il Genoa non ha certo aiutato il tecnico a riconquistare gli spettatori. La conclusione al volo di Florenzi è stata l’unica nello specchio della porta durante il primo tempo. Assente ancora il pressing e assetto sempre lungo. Molti calciatori passeggiano invece di correre e, come mercoledì in Coppa Italia, diversi si bloccano per i crampi, da Digne a Nainggolan. Difficile, quindi, creare pericoli anche contro chi sta addirittura peggio. Come i rossoblù, penalizzati dalle 4 assenze: Pavoletti e Perotti (squalificati), Burdisso e Tino Costa (infortunati). Gasperini non ha potuto evitare il 5° ko consecutivo. Il suo collega, schierando la stessa squadra usata per le vittorie pesanti contro la Fiorentina e il Bayer, ha invece finito il digiuno. Pericoloso per lui e per il gruppo.

DIFESA REGISTRATA – Szczesny interviene quando serve, Manolas e Ruediger ordinati: i reparto arretrato, per il 4° match di fila, non prende gol. E’ vero che la Roma fatica a costruire occasioni da rete, ma almeno dietro sembra più solida. L’attacco, pur essendo con 32 gol il 2° del torneo dietro alla Fiorentina con 33, ha perso efficiacia. Dzeko non si sblocca, Salah e Gervinho sono convalescenti in campo. Pjanic è altalenante proprio come De Rossi, Nainggolan stanco e falloso. Nella sosta è obbligatorio il check up, dalla preparazione atletica all’addestramento tattico.

PALLOTTA DELUSO E INDECISO – Garcia si augura di esserci il 6 gennaio a Verona contro il Chievo: dipenderà da Pallotta che contesta il rendimento stagionale. Non è d’accordo con la squadra e i dirigenti italiani che appoggiano il tecnico. Boisseau, manager del tecnico, è nella capitale. Non si sa mai. Intanto la Roma, a prescindere da chi avrà in panchina, nella prima gara del 2016 non potrà contare su Dzeko, Nainggolan e Pjanic (tutt’e 3 squalificati). L’unico sorriso, proprio sul finire del match, viene dal più giovane: il centravanti diciottenne Sadiq che, di testa in tuffo, segna il suo 1° gol in A. Diventano 13 i marcatori in campionato (nessuno ha fatto meglio) e, contando la Champions, addirittura 14. Ma al presidente interessa solo la posizione in classifica. Che è deludente.

Photo Credits | Getty Images

sekumpul faktascarlotharlot1buycelebrexonlinebebimichaville bloghaberedhaveseatwill travelinspa kyotorippin kittentheblackmore groupthornville churchgarage doors and partsglobal health wiremclub worldshahid onlinestfrancis lucknowsustainability pioneersjohnhawk insunratedleegay lordamerican partysckhaleej timesjobsmidwest garagebuildersrobert draws5bloggerassistive technology partnerschamberlains of londonclubdelisameet muscatinenetprotozovisit marktwainlakebroomcorn johnnyscolor adoactioneobdtoolgrb projectimmovestingelvallegritalight housedenvermonika pandeypersonal cloudsscreemothe berkshiremallhorror yearbooksimpplertxcovidtestpafi kabupaten riauabcd eldescansogardamediaradio senda1680rumah jualindependent reportsultana royaldiyes internationalpasmarquekudakyividn play365nyatanyata faktatechby androidwxhbfmabgxmoron cafepitch warsgang flowkduntop tensthingsplay sourceinfolestanze cafearcadiadailyresilienceapacdiesel specialistsngocstipcasal delravalfast creasiteupstart crowthecomedyelmsleepjoshshearmedia970panas mediacapital personalcherry gamespilates pilacharleston marketreportdigiturk bulgariaorlando mayor2023daiphatthanh vietnamentertain oramakent academymiangotwilight moviepipemediaa7frmuurahaisetaffordablespace flightvilanobandheathledger centralkpopstarz smashingsalonliterario libroamericasolidly statedportugal protocoloorah saddiqimusshalfordvetworkthefree lancedeskapogee mgink bloommikay lacampinosgotham medicine34lowseoulyaboogiewoogie cafelewisoftmccuskercopuertoricohead linenewscentrum digitalasiasindonewsbolanewsdapurumamiindozonejakarta kerasjurnal mistispodhubgila promoseputar otomotifoxligaoxligaidnggidnpp