Salih Uçan a NTVSpor:
“Abbiamo avuto un inizio di stagione molto buono, iniziando incredibilmente per le prime 15 partite, ma poi però ci sono stati molti infortuni e alcuni giocatori sono partiti per la Coppa d’Africa e la squadra ha cominciato a far fatica. C’è stata una fase in cui abbiamo pareggiato tante volte. L’attaccamento alla squadra è simile a quanto accade in Turchia. Ognuno di noi è rimasto scioccato quando la Fiorentina vinceva allo stadio Olimpico per 3 a 0 dopo solo venti minuti. I tifosi? Erano arrabbiati per come stava andando il campionato nell’ultimo periodo. Quando ho incontrato i tifosi mi hanno chiesto ‘quando hai intenzione di giocare?’.
La vita a Roma è buona. Ho superato periodi più duri. Grazie a Dio ho avuto la possibilità di giocare a Cesena, dove la squadra ha fatto una buona prestazione. Una chance me la aspettavo, visto come mi sono allenato. A fine primo tempo ero molto stanco a causa dei ritmi molto alti del match. I primi tempi ero arrabbiato nonostante sapessi che avrei avuto pochi spazi, però basta guardare i giocatori che ci sono in squadra, come Keita, De Rossi, Nainggolan e altri. Il giocatore più vicino a me come caratteristiche è Pjanic, mi ispiro a lui, che ha uno stile offensivo, Keita e De Rossi sono più difensivi”
SPOGLIATOIO
“Totti non parla molto, me lo immaginavo diversamente quando stavo al Fenerbahçe. Da fuori appare che il peso della squadra sia tutto su di lui, ma Daniele De Rossi ha grande leadership nello spogliatoio, parla sempre di più con i giovani. Sto migliorando lentamente il mio italiano, i miei migliori amici nel gruppo sono Ljajic, Florenzi e Skorupski. Mi sono abituato all’Italia, ho avuto diverso tempo per ambientarmi nella mia nuova squadra e ho fatto una buona preparazione estiva. Qualche infortunio di troppo e sono stato fuori per un po’ di tempo, ma da inizio gennaio mi alleno stabilmente con il gruppo. Da quando ho recuperato dall’infortunio ho provato ad allenarmi ancora con più intensità. Dopo un allenamento ho sentito un fastidio, poi per recuperare bene dall’infortunio non è stato semplice.
La Serie A è di un altro livello rispetto al campionato turco, un altro livello completamente. Ho giocato circa 40 partite in Turchia, mentre per me questo è il primo anno in Italia. A centrocampo ci piace girare bene la palla in funzione dei movimenti che fanno i nostri giocatori veloci. Io sono uno dei migliori nei passaggi. Lo stile di gioco offensivo della Roma è congeniale alle mie caratteristiche“.