Rassegna Stampa | Milano Finanza | Dal giornale finanziario emergono alcuni dettagli tecnici maggiori sul progetto della cordata americana DiBenedetto.
Il sogno è quello di uno stadio di proprietà da 40-45 mila posti, e gli americani sembrano pronti a portare avanti questo sogno…
Quella che doveva essere una riunione preliminare sulle offerte per l’As Roma si è trasformata a metà pomeriggio in un sostanziale via libera alla cordata guidata da Thomas R. DiBenedetto. E dire che questi ultimi giorni erano stati caratterizzati, da sussurri, indiscrezioni e polemiche. Invece messi attorno ad un tavolo a Roma Rosella Sensi, Attilio Zimatore e Antonio Muto, componenti del Cda di Roma2000 e, collegati in conference call da Milano, Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso per Unicredit e Alessandro Daffina per Rothschild, si è determinato un risultato inatteso. Il comunicato di Italpetroli parla chiaro. «Dopo un’approfondita comparazione della documentazione ricevuta, l’esame si è concentrato sulla proposta formulata dalla società statunitense DiBenedetto As Roma LLC che si presenta come la più competitiva. È stato chiesto al predetto offerente di fornire alcune informazioni ulteriori e integrazioni alla propria offerta. Si prevede» prosegue la nota «che tali attività possano svolgersi in pochi giorni in modo da poter decidere a breve con quali modalità definire un periodo di esclusiva finalizzato alla negoziazione delle condizioni definitive dell’operazione».
In poche parole occorreranno pochi giorni lavorativi per approfondire alcune richieste avanzate agli investitori Usa. Riserbo sulla cifra complessiva della proposta che dovrebbe aggirarsi attorno ai 120-130 milioni di euro. Gli advisor delle parti lavoreranno l’intero week-end per arrivare ad una conclusione entro i primi giorni della
prossima settimana. Poi partirà la fase di trattativa esclusiva per la cessione.
Dall’altra parte dell’oceano DiBenedetto si prepara a diventare il nuovo presidente del club con un progetto ambizioso: valorizzare l’asset attraverso un business plan industriale e sportivo di primo livello che porti la Roma tra le prime squadre d’Europa per performance calcistiche, marketing e merchandising. Con il sogno di uno stadio di proprietà da 40-45 mila posti. Obiettivi che sembrano sogni, ma che gli americani hanno tutte le intenzioni di realizzare. Se diventeranno i nuovi proprietari lo faranno avendo accanto al 40% la stessa Unicredit, salvo poi concedere all’istituto una wayout per girare una parte di questa quota ad un imprenditore italiano da scegliere in una rosa che comprende Francesco Angelini e Luca Parnasi. E lo stesso a.d. di Unicredit Federico Ghizzoni ieri da Bruxelles aveva benedetto l’operazione lasciando intendere che la banca era disposta a rimanere con una quota di minoranza.