L’ultimo Roma-Genoa valeva la Champions come quello di oggi. Ma la partita é diventata un cornice dell’evento principale e indimenticabile: l’addio al calcio di Francesco Totti.

La prima vera svolta nella guerra dei diritti tv del calcio arriva ieri mattina e va nella direzione opposta a quella auspicata da tutti: il tribunale di Milano interviene a gamba tesa sui sogni spagnoli di Mediapro.

Un elettrizzante sprint lungo sei giornate. Sui blocchi di partenza, le due romane e l’Inter. Tre in corsa, due i posti disponibili.

Scossa Under. A febbraio é stato l’ancora di salvezza a cui si é aggrappata la Roma per sopravvivere alla crisi, con Barcellona e Lazio é stato la carta dell’imprevedibilità  usata da Di Francesco.

L’accesso alle semifinali di Champions League ha provocato una fiammata della quotazione in borsa, ma da solo non é probabilmente sufficiente a riportare in equilibrio i conti della Roma.

Le pagelle dei quotidiani Lazio-Roma 0-0, male Schick, Nainggolan divide. Bene la difesa e Dzeko oltre ai subentrati Under ed El Shaarawy.

La settimana perfetta della Roma finisce contro i pali. Con i due colpiti ieri fanno venti totali in campionato (e cinque nelle ultime due gare), uno in meno dell’Inter capolista della classifica della sfiga.

All’Olimpico vince la paura, o forse la stanchezza degli impegni di coppa che hanno tolto alle due romane testa e gambe.

Il derby della capitale é affidato a Mazzoleni e il fischietto di Bergamo non tradisce le attese. Il direttore di gara gestisce senza problemi una partita piuttosto corretta.

Sarà  come un derby di Boston e noi puntiamo alla finale», ha dichiarato Pallotta che oggi tornerà  a Boston per farsi rivedere in Europa il 24 aprile (a Liverpool ovviamente).