La goduria continua. Il giorno di festa non allenta la stupefacente soddisfazione per l’affermazione nel derby con Roma e la sua gente che portano alle stelle i suoi eroi. Julio Sergio si è prepotentemente preso il posto da titolare e fra prodigi e miracoli ha fatto innamorare di quel "miglior terzo portiere del mondo" la sua tifoseria. Uno sconosciuto che conquista Roma a suon di parate che portano il caro Bertagnoli ad un passo dalla nazionale verde oro. Nel derby c’è la firma indelebile di Marco Cassetti. In debito con la Roma per quelle amnesie di inizio stagione che lo avevano messo in croce ed ormai destinato alla partenza a giugno. Domenica sera da anonimo panchinaro a uomo-derby. La stracittadina ha consegnato alla Roma un calciatore che ormai aveva fatto il suo tempo. Il derby è il derby e per Marco Cassetti si aprono scenari importanti: Ranieri tiene tanto al terzino destro, l’unico in rosa con le caratteristiche più difensive degli altri. Il tecnico della Roma è felice di averlo ritrovato e sarà difficile per Motta e Cicinho scalzarlo dal suo posto. La stracittadina ha incoronato la Roma di Ranieri: non bella ma efficace, niente bollicine ma vino dei castelli, una Roma pratica, concreta e cinica. La Roma fino al goal del vantaggio e della vittoria è stata così. Poi dal minuto 78 o giù di lì fino al 85° la Roma è stata bellissima, due palle goal e tanta voglia di portarsi sul doppio vantaggio. Gli ultimi 5 minuti di grande attenzione difensiva e tutti a casa. In sette minuti la Roma è piaciuta a tutti ma il merito è da attribuire a Julio Sergio che ha parato una palla impossibile e Cassetti che ha messo di piatto al volo il goal vittoria. Roma di Ranieri docet. Al ritorno li mannamo in serie B.
