Ieri Totti, oggi, Mexes. Infatti alle ore 12.00, presso la sala stampa della sede del ritiro di Riscone di Brunico, al termine della seduta di allenamento del mattino, Philippe Mexes incontrerà i giornalisti in conferenza stampa. La conferenza sarà trasmessa in diretta da Roma Channel (canale 234 Sky).
Alle 12 e 06 ha avuto inizio la conferenza stampa di Philippe Mexes, ecco alcuni dei passaggi più importanti dell’intervista:
Mexes ed il futuro in giallorosso.
"Sicuro, resto. Mi fa sempre piacere se una squadra si interessa a me, ma sto bene a Roma. Ho fatto la peggiore stagione in cinque anni e andare via così non mi piace, voglio dimostare il mio valore".
L’attaccante di peso al caso della Roma?
"Chi serve alla Roma? Ibrahimovic.. commenta scherzando Mexes in merito all’attaccante che dovrebbe arrivare. Ci sono tanti giocatori forti, Shevchenko, che è un pallone d’oro, come Trezeguet che magari ti fa 50 gol, ma anche giocatori come Borriello che per caratteristiche ti consentono alternative di gioco".
Che idea ti sei fatto sulla trattativa societaria.
"Sinceramente per quello che riguarda la società non so niente. Cerco di fare la preparazione senza problemi, faccio il calciatore, è il mio lavoro".
Obiettivi dell’attuale Roma.
"Noi dobbiamo cercare di ritrovare il nostro livello, la prima cosa sarà quella di non subire i gol dell’anno scorso. Prima dobbiamo riscattarci, poi possiamo pensare a scudetto e primi posti è lungo. Pensiamo prima a riprenderci, giocando partita dopo partita e poi valuteremo la situazione. Riprendere fiducia è fondamentale, siamo consapevoli che abbiamo le capacità per tornare in alto. Abbiamo una bella squadra, un giocatore in più non sarebbe male, ma stiamo lavorando bene".
Su Spalletti.
"Spalletti? Lo vedo bene, in forma, molto caricato come lo siamo noi. Lui ti dà la carica giusta, sa che possiamo fare meglio dell’anno scorso. Ha voglia di riscatto anche lui".
Doni è da Roma?
“Doni ha dimostrato di essere da Roma, di essere presente, ha fatto molto bene. Se prende gol è colpa anche nostra. È un gran portiere come Artur e Julio Sergio. Nel calcio poi conta anche la sfortuna. Buffon è Buffon, ma a me basta avere Doni o Artur, due bravissimi ragazzi. Non è facile fare il portiere a Roma”.