Vucinic al Manchester United, solo se alla As Roma arriverà un’offerta di alto livello. La Roma potrebbe privarsi di Vucinic solo se il Manchester metterà nel piatto dei giallorossi un bel gruzzolo di soldi, quantificabili in circa 25-30 milioni.
Corriere dello Sport – Il ds romanista Daniele Pradè ieri sera è sbarcato a Milano. Per l’assemblea di Lega di stamattina, più che per il mercato che pure è iniziato da un pezzo con la Roma fissa nel ruolo di spettatrice non pagante. Perché, per ora, almeno alla voce giocatori in entrata, resta il trattino che vuole dire nulla. Neppure Stefano Guberti, scadenza di contratto dal Bari, con il quale c’è un’intesa da tempo, è stato ancora ufficializzato, anche se dovrebbe essere soltanto questione di giorni. Del resto le indicazioni della proprietà, sono state abbastanza precise: bisogna rientrare di trenta- trentacinque milioni di euro comprendendo anche gli ingaggi dei partenti, poi si potrà pensare a dare a Spalletti quello che Spalletti vorrebbe. Un mercato di tante cessioni, sembra sempre più improponibile. Non resta che immaginare una cessione eccellente. I preferiti, si fa per dire, dal punto di vista della società, in questo senso sarebbero Juan e Vucinic, due giocatori peraltro che a Spalletti non dispiacerebbe per niente continuare ad allenare. Però questi due sono quelli che sono stati, nel caso, battezzati. Meglio il primo per un fatto di garanzia di importante plusvalenza, meglio il secondo perché in teoria potrebbe garantire più cash che, sommato con l’ingaggio del montenegrino appena adeguato, vorrebbe dire completare l’operazione rientro dal quale già si possono scalare i quasi quattro milioni lordi dello stipendio di Panucci che, a scadenza di contratto, sta per firmare un biennale con il Parma. E De Rossi, si dirà? «E’ incedibile» ha ribadito anche ieri il ds romanista Pradè, ridimensionando le voci di Real e Chelsea sul giocatore.