Rudi Garcia a Sky Sport:
Le grandi squadre sanno avere pazienza. Loro chiusi, voi poco brillanti…
“Voglio dire, prima, che il Chievo non merita l’ultimo posto. Hanno giocato bene, da squadra. Venerdì avevo detto che sarebbe stata la più difficile e non ho sbagliato. Per il momento abbiamo meno soluzioni sul piano offensivo in panchina, ma la cosa più importante è vincere. Tre punti in casa, sono 10 su 10. Era molto importante, perché Juventus e Napoli avevano vinto. Abbiamo aumentato di 11 lo scarto su Fiorentina ed Inter, quarte. Importante“.
Borriello, generoso, ma la squadra fatica a giocare con il centravanti. E lei ha creduto in lui…
“Perché lui ha il gol nel sangue. Non dimentico che oggi era difficile giocare punta centrale, perché un centravanti dipende dagli altri e dalle palle che arrivano e non arrivavano, ma quella di Florenzi è arrivata“.
Li fa mangiare questi ragazzi?
E’ solo per preparare la partita di domenica nella maniera più giusta.
Controlla il menù?
“Sì, certo.”
Che effetto fa entrare nella storia della A?
“E’ una striscia fantastica per noi, ma non abbiamo il tempo di godere troppo. Abbiamo un giorno di meno del Torino per domenica, ogni minuto è importante per recuperare e preparare questa gara. La gioia per i tifosi mi fa piacere“.
Panucci: avete con Borriello un attaccante che dà riferimento, mentre con Totti viene più indietro. Colpa di una vostra mancanza in possesso palla o merito del Chievo?
“Manca profondità perché non c’è Gervinho. Sicuro Totti è unico, lui fa giocare gli altri, ma ho una squadra intelligente che sa adattarsi. Dobbiamo servire Marco in area con palloni di qualità“.
Costacurta: durante la cronaca, Marchegiani parlava di una squadra molto stretta. Forse, non so se è una sua scelta, i giocatori sono tutti centrali e sulla fascia non c’è nessuno.
“Sì, il nostro gioco prevede che i terzini attacchino le fasce, ma quando non possiamo crossare, ma dobbiamo giocare corto. E il gol è venuto così. Flore, quando è entrato, è venuto a giocare con Adem a sinistra, gioco manovrato corto, e così abbiamo le possibilità. Per gli avversari è difficile difendere in area senza causare rigore“.
De Grandis: turnover intelligente. Oggi ha cambiato due giocatori, ma ha vinto quando questi due sono usciti. Le riserve fanno fatica?
“No, sicuramente no. Tutto il lavoro della prima ora serve a vincere la partita. Abbiamo avuto più del 65% del possesso palla. L’avversario, corre, corre sempre, poi gli spazi si aprono ed alla fine si vince, si crea di più“.
Si è parlato dei 5 maghi per far vincere la Roma. Uno dei 5 maghi è lei?
“Penso che abbiamo 27 maghi, dal portiere Morgan al Capitano che gioca davanti. Tutta la rosa è una rosa magica, sono giocatori che danno tutto, abbiamo visto la solidarietà di questa squadra, vogliono vincere e danno tutto sul campo. La magia è questa, non un’altra“.