ROMA, 7 MAG – La neurochirurgia pediatrica per curare l’epilessia resistente ai farmaci, oltre a gravi forme tumorali. Un approccio innovativo adottato dall’ospedale pediatrico Bambino di Gesù di Roma grazie al lavoro al tavolo operatorio di un’equipe internazionale italo-francese e del chirurgo Olivier Delalande, uno dei massimi esperti internazionali nel settore. Delalande, neurochirurgo pediatra, collabora da circa tre mesi con l’ospedale romano ed ha lavorato alla Fondazione Rothschild di Parigi, che rappresenta oggi uno dei maggiori centri mondiali per la chirurgia pediatrica dell’epilessia. «La chirurgia è utilizzata – ha spiegato Delalande – quando l’epilessia risulta resistente ai farmaci e ad altri trattamenti, dunque in forme spesso gravi. Naturalmente – ha precisato l’esperto – ci sono indicazioni precise per il ricorso al trattamento chirurgico, ma la casistica indica risultati molto soddisfacenti, con una guarigione nel 70-80% dei casi». Due gli interventi neurochirurgici per la risoluzione di patologie gravi eseguiti dall’equipe italo-francese da febbraio ad oggi. Il primo su un bambino di 7 anni, affetto da una devastante sindrome epilettica resistente ai farmaci. L’intervento si è svolto senza complicazioni e ha mostrato risultati definiti dai medici «eccellenti». Il secondo intervento è stato invece effettuato su un bambino di 15 mesi affetto da una grave forma tumorale localizzata nei ventricoli cerebrali che aveva determinato un ridotto accrescimento somatico e una grave alterazione delle funzioni visive, fino alla quasi totale cecità. Il bambino, che già a poche ore dall’intervento aveva cominciato mostrare qualche risposta agli stimoli luminosi, dopo 24 ore iniziava a riconoscere i volti dei genitori.