A Trigoria la Roma si è rintanata, come quell’animaletto che và in letargo, il periodo di esilio forzato è stato voluto dalla società per cercare di riportare un pò di serenità che la Roma ha perso per strada. Il Fulvio Bernardini è un bunker, l’accesso era già quasi impossibile in tempi di pace figurarsi da oggi, molti giornalisti in cerca di curiosità sono fuori dalle mura del centro sportivo giallorosso, qualche striscione fà capire che oggi autografi e foto sorridenti saranno solo un ricordo, la Roma è chiusa a lavorare ma soprattutto a ritrovare la propria identità di grande squadra che solo un anno fà si giocava lo scudetto all’ultima giornata. La Roma è piena fra l’altro di infortunati, Pizarro salterà la sfida con il Chievo, tornerà Mexes, Juan, Doni e Vucinic sono out, Aquilani deve stare a riposo, Perrotta ha mal di schiena, Spalletti in questi giorni di avvicinamento al Chievo tenterà di poter contare su un gruppo, anche se pieno di assenze, voglioso di chiudere la stagione dignitosamente. La società è stata chiara, la Roma deve ritrovare in 5 giornate parte di quella Roma che fu, tenendo aperto fino alla fine qualsiasi discorso europeo. L’aspetto inquietante è la paura he il peggio per la Roma deve ancora arrivare.