Erik Lamela è stato intervistato in esclusiva da La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:
Il mio prezzo? Mah, io non so nemmeno quanto sono costato. Non mi è venuto mai in mente di essere stato pagato troppo. Le critiche per un calciatore ci sono sempre, perciò non sento la pressione. Le radio locali? Io non le sento mai. Meglio ascoltare la musica. Una cosa che non rifarei? Lo sputo e l’espulsione che ho ricevuto contro la Juventus. Ma ho imparato la lezione. Le favorite per lo scudetto?La Juventus è davanti a tutti perché è campione, per il gioco e i giocatori. Poi ci siamo noi e l’Inter. Mi piace anche il Napoli e credo che la sorpresa sarà la Fiorentina. Tutti pensiamo allo scudetto, il traguardo minimo è entrare in Champions League. E’ un peccato non stare in Europa, anche perché ci sarebbe più spazio per tutti. Per quello che mi riguarda, vorrei segnare un po’ di più. La sfida con l’Inter?Possiamo anche andare a vincere a Milano, ma mi aspetto una partita con diversi gol, minimo due. Loro sono forti, mi fanno paura soprattutto Milito e Palacio. Differenze tra Zeman e Luis Enrique? Be’, sì. Rispetto allo spagnolo, Zeman ci fa allenare di più senza palla e vuole verticalizzare subito il gioco. La crisi nel calcio italiano? Non sono preoccupato di questa crisi. È vero che tante stelle sono andate via, ma ci sono ancora grandi campioni e altri ne arriveranno. In futuro andare altrove potrebbe essere interessante. Forse per le mie caratteristiche sarebbe meglio la Liga, ma ora sto bene a Roma e non ci penso.
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