Bruno Conti ha parlato a Sky Sport della scelta di De Rossi di rimanere alla Roma e delle altre bandiere del campionato italiano.
Cosa può portare un giocatore a fare una scelta di alta fedeltà?
“La Roma è un esempio, oltre a me guardate Francesco Totti e Daniele De Rossi. A Daniele non è mai passato per la testa di lasciare la Capitale. De Rossi lo abbiamo preso nel 1995 dall’Ostiamare e sicuramente cederlo è stato l’ultimo pensiero della società. Francesco Totti avrebbe potuto guadagnare tantissimo altrove. Questi giocatori ci mettono sempre la faccia, soprattutto nei momenti di difficoltà. Bradley ha detto che i leader sono Burdisso, Totti e De Rossi ed è così”.
Oggi i soldi sono gli unici motivi per spostare un giocatore da un club all’altro?
“Oggi sembra che non si rispettino più i contratti. I soldi servono per far star bene la famiglia poi c’è bisogno di altro. Il pubblico di Roma è legato a questa maglia, a questi colori. Daniele, Francesco e io stesso ci siamo resi conto di quanto sia particolare questa piazza, nonostante loro potessero guadagnare molto di più altrove”.
Di Natale?
“Anche lui ha rinunciato a tanti soldi per legarsi all’Udinese”.
Zanetti?
“Un grande professionista, ha un grande rispetto per l’avversario. Lui riesce sempre a mantenere la giusta serenità, è un esempio per tutti, un fenomeno vero. Gli mando un grando abbraccio”.
Sarà titolare anche quest’anno?
“Credo di sì, non conta l’età ma quello che si fa in campo e la professionalità durante gli allenamenti”.
Buffon?
“Ho un ottimo rapporto con lui. E’ rimasto in serie B con la Juve, nonostante le offerte per lui non mancassero, per continuare il progetto che aveva intrapreso. Questo è Gigi Buffon, lo conosco molto bene”.
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