Troppo nervosismo. Da Spalletti in giù. Troppi interrogativi, dal futuro di Mexes a Menez che «sta male» e mezz’ora dopo s’allena e viene convocato, al ritorno dalle vacanze (ancora una volta le più lunghe della serie A). Troppi giocatori a battere cassa, in attesa di rinnovi o ritocchi, come Aquilani, Panucci Totti, Vucinic… Troppi “casi”, da settembre a… ieri: Cicinho, Vucinic, Menez, Baptista, Aquilani. Eppure la stagione è tutta da giocare e questo caos non sembrerebbe giustificabile. Al suo arrivo, Spalletti trovò una situazione difficile, ma era la Roma con le certezze di Franco Sensi. Tirando le somme, l’elemento che manca è la società, un punto di riferimento.