La Lazio perde per 2 a 0 ad Udine e viene risucchiata dal gruppone di squadre in lotta per il terzo posto a 55 punti con Inter, Napoli e la stessa Udinese. Primo tempo noioso dove si vedono poche giocate e pochi tiri in porta. Unico squillo di Rocchi con un bel colpo di testa, questo resterà l’unica azione da gol della Lazio in tutto l’incontro.
Nel secondo tempo l’Udinese alza i ritmi inserendo Pereyra per un impalpabile Abdi. A 20 minuti dalla fine è il solito Di Natale a portare in vantaggio i friulani con un bel tiro al volo dopo un cross dalla destra di Domizzi. Reja inserisce Kozak ed iniziano a piovere palloni in aria friulana sempre ben controllati dalla retroguardia.
Quando la partita è praticamente già finita accade l’imponderabile: Marchetti salta per colpire la testa su un calcio d’angolo per la difesa biancoceleste. La difesa friulana spazza e Basta riceve palla sulla linea laterale del centrocampo. Dallo stadio si sente un triplice fischio ed i giocatori della Lazio si fermano con Marchetti immobile sulla propria trequarti. L’Udinese continua a giocare e Pereyra segna dato che il fischio non era stato dell’arbitro bensì proveniva dagli spalti. Maxi risse tra i giocatori con espulsioni di Dias ed ammonizione di Scaloni che non farà più ricominciare la partita che finirà così per 2 a 0 a favore dei bianconeri.
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