Come riporta la Gazzetta dello Sport, Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, dopo quasi cinque ore di interrogatorio davanti ai Pm di Napoli, vuota il sacco su un clamoroso tentativo di combine riguardante la partita Sampdoria-Napoli 1-0 del 16 maggio 2010.
Ecco le sue parole al riguardo: “Ricordo che Giusti (ex calciatore) mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta (di rendere maggiormente sicuro il risultato della partita a favore della Sampdoria) con somme di denaro“. Poi parla di quattro o cinque compagni presenti nello spogliatoio, ma non ricorda i nomi, ma poi riflettendo..”Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro, i quali diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa“. Fatto curioso però, è quello che nessuno di loro avvisò la Procura Federale, in questo modo avrebbero evitato possibili denuncie e responsabilità oggettiva per la società partenopea.
Anche altre partite sono state richiamate nell’interrogatorio del napoletano soprattutto Lecce-Napoli 2-1 della stagione 2010-2011, il quale riferisce di aver sempre detto che l’impegno del Napoli sarebbe stato massimo. Poi, dopo che gli vengono fatte ascoltare le prime telefonate, è costretto ad ammettere: “Prendo atto che il significato delle conversazioni intercettate appare del tutto contrario a quello da me riferito“.
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