Il crollo a un passo dal traguardo. Sotto l’albero la Roma trova una bella dose di amarezza mista a sfortuna. La rincorsa Champions fatta di cinque vittorie consecutive e di sei risultati utili si è fermata a Catania, proprio nell’ultima giornata del 2008, prima delle feste di Natale. Un tonfo inatteso, quasi un’ora e un quarto di niente, poi il risveglio con i gol di Vucinic e Menez che hanno solo dato l’illusione della rimonta. Ancora una volta la squadra di Spalletti è ricaduta in quegli errori di concentrazione e approccio alla partita già visti in passato. Il Catania per un’ora, il tempo sufficiente per segnare tre gol, ha viaggiato a una velocità doppia rispetto ai giallorossi che sembravano già in vacanza. L’intervento troppo facile con cui Mascara ha tolto a Perrotta la palla che poi Baiocco avrebbe trasformato nell’1-0, i ripetuti errori difensivi di un irriconoscibile Juan e quello del neo entrato Cicinho in occasione del 3-0 di Morimoto (tenuto in gioco proprio dal brasiliano), sono stati i più eclatanti sintomi di una squadra afflosciata da una classifica migliore rispetto a un mese fa, anche se resta ancora deficitaria (la Champions è lontana nove punti, sei in caso di vittoria con la Samp nel recupero del 14 gennaio), e allo stesso tempo da una situazione infortuni sempre più preoccupante. Va ricordato, infatti, che Juan e Doni hanno recuperato all’ultimo dopo essersi allenati poco o niente per tutta la settimana. Stesso discorso per Totti, che ha scontato l’inattività dopo una mezzora di gioco quando, nel tentativo di servire Julio Baptista col tacco, si è procurato una lesione al flessore della coscia destra. Nelle prossime ore si conoscerà meglio l’entità della ferita e quindi la durata dello stop ma l’impressione, visto che il capitano dovrà stare fermo dieci giorni prima di cominciare il recupero, è che il numero dieci rischi di stare fuori quasi due mesi, saltando come minimo otto partite tra campionato (Milan, Torino, Napoli, Palermo, Reggina e Genoa) e Coppa Italia (andata e ritorno dei quarti) prima di provare a tornare per l’andata degli ottavi di Champions con l’Arsenal. Per avere più chiara l’enormità della batosta che si è abbattuta sulla Roma è sufficiente guardare questi numeri: in questo campionato i giallorossi senza Totti hanno giocato sei volte raccogliendo sette punti, nelle dieci occasioni in cui invece hanno potuto disporre del loro capitano hanno messo insieme 19 punti, quasi il doppio. In più Totti, da quando si era messo completamente alle spalle il problema al legamento anteriore del ginocchio destro operato ad aprile, aveva ripreso a segnare con una certa continuità tanto da tagliare il traguardo delle 170 reti in serie A. Adesso approfitterà della sosta forzata per annegare nell’acqua delle Maldive i brutti ricordi di questo 2008, che gli ha riservato più infortuni (tre) che gioie. Destino che lo accomuna a molti compagni di squadra, tra cui Taddei e Pizarro. Entrambi si sono allenati a parte a Trigoria lanciando un segnale di speranza per il 2009.