Giuseppe Giannini, fino a qualche settimana fa allenatore del Grosseto ed ex capitano della Roma, è intervenuto a Sky per parlare della sfida tra Roma-Juventus. Ecco le sue parole:
Che significato aveva per voi affrontare la Juventus?
“E’ sempre stato un rivale temibile e prestigioso da affrontare, mettevamo sempre qualcosa in più quando giocavamo con loro”
Qualche giocatore della Roma attuale dice che nella Capitale Roma-Juve è sentita come il derby…
“No quella no, il derby è una cosa al parte”.
De Rossi dice che è la partita più sentita subito dopo il derby…
“Si quello si, ma il derby resta una cosa fondamentale per i tifosi e per gli stessi giocatori”.
Totti ci sarà?
“Io lo schiererei perché porta una mentalità nuova. A Firenze non ha giocato e lui può essere quello che potrebbe trasmettere positività al gruppo e autostima ai compagni”.
E’ mancato nella Roma un giocatore come Totti, o Pizarro, o Burdisso che prendessero per mano la squadra?
“Totti è stato spodestato, sin dall’inizio è stato in dubbio, invece deve essere sempre il primo ad essere considerato e alla fine sia l’ambiente e la squadra ne hanno risentito”.
Conte cosa ha portato in più alla Juventus?
“Un’idea di gioco diversa rispetto a quella degli ultimi anni e la fame di arrivare. Il suo obbiettivo è sempre stato una grande della serie A e sta trasmettendo questa sua voglia a tutti quanti, dall’ambiente alla squadra”.
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