Nome: | Erik Manuel Lamela |
Data di nascita: | 4 marzo 1992 |
Luogo di nascita: | Buenos Aires, Argentina |
Altezza: | 1.82 cm |
Peso: | 74 kg |
IL PICCOLO ERIK: Erik Manuel Lamela nasce il 4 marzo 1992 a Buenos Aires, capitale dell’Argentina. Inizia subito a giocare a calcio spinto da una grande passione e dal mito di Zinedine Zidane, stella francese della Juventus e del Real Madrid. Erik diventa ben presto un caso nazionale quando, a soli 12 anni, durante un torneo giovanile del River in Spagna, il suo talento viene notato da importanti club europei. La fila per assicurarsi le prestazioni del ragazzo era già lunga: Siviglia, Real Madrid e Barcellona in pole.
Proprio i blaugrana, dopo averlo testato in un provino, provarono a convincerlo a sbarcare nella cantera: 120.000 euro a stagione, le scuole migliori per lui ed i suoi fratelli ed un lavoro per il papà e la mamma di Erik. Persino la Nike era pronta a mettere sotto contratto il ragazzo.
In un primo tempo Josè Lamela, padre di Erik, aveva accettato la cospicua offerta degli spagnoli ed era pronto con la moglie Miriam ed i fratelli Alex e Brian ad andare in Spagna. Fu il presidente del River, Jose Maria Aguilar ad opporsi minacciando di ricorrere alla FIFA e scegliendo di far crescere il piccolo nel suo club di appartenenza proponendo un’offerta vantaggiosa alla famiglia del ragazzo.
La notizia dell’interessamento del Barcellona ormai aveva fatto scalpore tanto che il piccolo Lamela era stato oggetto di numerosi servizi e comparsate televisive. Il talento di Erik cresceva e, in tutta la sua trafila nelle giovanili, si ricorda una sola sconfitta del River Plate contro gli acerrimi rivali del Boca Junior con Erik in campo. Proprio il piccolo Lamela decise un’importante sfida tra le due squadre in un importante torneo giovanile svoltosi a Parigi.
Nel 2007 si fa male in un duro scontro con Juan Cruz Sosa, giovane del Gimnasia La Plata in una partita tra under 18: frattura della tibia con interessamento dei legamenti. Nel 2008, a 16 anni, una volta rientrato dall’infortunio contribuisce in modo decisivo alla vittoria del titolo di categoria per i ragazzi del River contribuendo alla vittoria finale con un bellissimo gol di rabona. Il ragazzo è considerato troppo forte per la Primera argentina (la nostra Primavera) tanto che passa subito in prima squadra con il River Plate.
L’ESORDIO IN PRIMA SQUADRA: Nestoro Gorosito, allenatore del River, lo convoca in prima squadra e lo fa esordire il 14 giugno del 2009 nel partita del torneo di Clausura Argentina contro il Tigre. L’argentino entra al 35esimo del secondo tempo al posto di Robert Flores partecipando ai minuti finali della vittoria per 3 a 1 della sua squadra. In quella stagione sciagurata il River Plate si classificherà ventesimo nel torneo di Apertura e ottavo nel torneo di Clausura senza però retrocedere. Ma questi brutti risultati influiranno in futuro sulle sorti del club.
Il RAGAZZO DEL FUTURO: Nella stagione 2009-2010 Lamela, dopo il suo esordio la stagione precedente, rientra nel settore giovanile della squadra ma per lui arriverà una importante sorpresa. Il River Plate continua a non passarsela bene ed i risultati stentano: così il 5 dicembre 2009 viene eletto nella carica di presidente Daniel Alberto Passarella, vecchia conoscenza del campionato italiano. Il neo presidente dei Millionarios fa firmare al giovane trequartista un contratto di 4 anni stabilendo una clausola rescissoria di 20 milioni di euro. La stagione si conclude con sole tre presenza in campionato ma con la consapevolezza che il River vuole puntare su di lui nell’immediato futuro.
Erik, seppur considerato molto gracile da piccolo, sviluppa un ottimo fisico (1.82 x 74 kg) che gli permette di resistere anche agli attacchi più duri dei ruvidi difensori argentini. Con il suo sinistro inizia ad illuminare la scena e la capacità di andarsene in dribbling lo contraddistingue da ogni altro giocatore. Inoltre impressiona per la maturità in campo dato che, al contrario di molti funamboli argentini, sceglie sempre la giocata più redditizia e mai il colpo fine a se stesso, seppur nelle sue corde.
DA PROMESSA A REALTA: Nella stagione 2010-2011, El Coco viene schierato come ala sinistra o come trequartista ed inizia subito a dimostrare di che pasta è fatto diventando titolare del River e giocando con la prestigiosa maglia numero 10. Dopo che viene mandato via il tecnico Angel Cappa, sotto la guida di Juan Jose Lopez, che già lo conosceva nelle giovanili, il River si classifica quarto in classifica nel Torneo di Apertura e Lamela diventa un titolare indiscusso illuminando la formazione del River con giocate di alta scuola. Il 5 dicembre 2010 segna il suo primo gol con la maglia del River Plate in una accesissima sfida contro il Club Atletico Colon.
All’inizio del 2001 le maggior squadre europee mettono nuovamente gli occhi su di lui ma i Millionarios decidono di tenerlo per il forcing finale del campionato Clausura che potrebbe inaspettatamente veder retrocedere in seconda divisione il River. Segna anche contro il Lanus durante la diciannovesima giornata la rete del momentaneo 1 a 1. Proprio in quella partita un emissario del Milan era andato a visionare il giovane talento nel tentativo di farlo sbarcare in rossonero.
LA RETROCESSIONE DEL RIVER: Nella seconda giornata del campionato Clausura segna ancora contro l’Huracan ma nonostante le ottime prove del giovane calciatore il River arriva nono. Disputa così lo spareggio contro il Belgrano per evitare di retrocedere in Primera B Nacional per la prima volta nella storia della squadra: perde l’andata 2 a 0 ed il ritorno non riesce a vincere fermandosi sul risultato di 1 a 1. Per il Millionarios è una tragedia ed il club capisce che Lamela non potrà essere trattenuto troppo a lungo.
Proprio a luglio si fa vivo l’interesse della Roma sul giocatore. Dopo numerose settimane di trattative, il 17 luglio 2011 sbarca a Roma il presidente del River Daniel Passarella. Il calciatore diventa ufficialmente giallorosso il 19 luglio quando proprio il presidente dei Millionarios, annuncia: “Lamela è un giocatore della Roma. Bisogna solo depositare il contratto in federazione”. Il giocatore era da due giorni in un albergo sulla Pontina in attesa di diventare giallorosso.
IL MONDIALE UNDER 20: In estate disputa il campionato Mondiale Under 20 in Colombia con la sua Argentina. Il calciatore, nonostante un problema alla caviglia, viene schierato ugualmente dal Ct della squadra. Erik si mette in mostra segnando un fantastico gol nella partita d’esordio dell’albiceleste contro il Messico. Si ripete il 9 agosto negli ottavi di finale contro l’Egitto siglando una doppietta su rigore e portando l’Argentina ai quarti dove verrà fermata ai rigori dal Portogallo. Il numero 10 giocherà tutto il mondiale con una caviglia in disordine. Ma per sua fortuna è già tempo di una nuova avventura.
L’AVVENTURA IN GIALLOROSSO: Il 6 agosto 2011 La Roma annuncia definitivamente il suo acquisto: 12 milioni di euro al River Plate più altri 2 milioni di bonus in base alle presenze. La Roma verserà altri 3 milioni a titolo di imposte. Erik Lamela firma un contratto di durata quinquennale. L’ingaggio è di 1,8 milioni lordi per la prima stagione fino a 2,86 per l’ultima, oltre ad eventuali bonus. Il 18 agosto sbarca a Roma dall’aeroporto di Fiumicino e sostiene subito le visite mediche per controllare l’infortunio alla caviglia rimediato al Mondiale Under 20.
Dopo un lungo periodo di attesa per recuperare dall’infortunio esordisce con il botto il 23 ottobre nella sfida tra Roma e Palermo e, dopo soli 6 minuti, mette in mostra tutta la sua classe con un perfetto tiro a giro che si insacca alle spalle di Tzorvas, diventando praticamente subito un idolo della tifoseria giallorossa.
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