Dario Canovi è intervenuto ai microfoni su RadioIES per commentare il lavoro di Luis Enrique:
“Confermo di aver consigliato io l’ingaggio di Luis Enrique, e non ho cambiato idea ora che le cose non vanno bene. Sono sempre convinto che sia un ottimo allenatore, e che possa diventare uno dei migliori del mondo. Sento dire spesso che una cosa è allenare i giovani del Barcellona, un’altra la serie A. Non sono d’accordo con chi lo dice. Un allenatore o è bravo o no. O ha carisma o no. Proprio il suo carisma è l’arma più forte, lo fa godere di un’ottima opinione tra i giocatori, che lo apprezzano moltissimo. Credo sia sbagliato giudicare il lavoro di un allenatore, con tanti giocatori nuovi, dopo 8-9 partite. Credo si debba dare a qualsiasi allenatore più tempo per dimostrare quanto vale, e che le sue idee siano giuste”.
Sulla società ritiene che la Roma abbia un potenziale importante: “In questo momento alla guida della Roma ci sono i migliori dirigenti d’Europa, da Baldini a Sabatini, tutta gente che ha esperienza e abilità. Se continuano a dire, non solo pubblicamente ma anche in privato, che la scelta è giusta, bisogna fidarsi di loro. Ho visto Baldini due giorni fa e mi ha confermato la fiducia nel tecnico. Il nome di Luis Enrique lo feci già l’anno scorso alla Fiorentina quando esonerarono Prandelli. Ho un figlio a Barcellona che segue molto i blaugrana, e mi aveva parlato molto bene dell’asturiano. Io stesso ero andato a vederlo allenare e mi erano piaciuti suoi metodi. Quei “ragazzini” di cui si parla, quelli del Barça B, sono arrivati terzi in un campionato serio, dove tra l’altro loro avevano meno stimoli, visto che non potevano guadagnarsi la promozione. Dire che Luis Enrique sia un seguace, o un erede di Guardiola, è una grande corbelleria, sia perché i due non vanno molto d’accordo, sia perché hanno mentalità differente”.
Per concludere una battuta sugli errori difensivi della Roma: “Sono errori individuali, non imputabili all’allenatore. Oggi sentivo nella vostra radio che c’è stato un allenamento sui calci piazzati, ma questo non cambierà radicalmente la situazione”