A differenza del fine gara di sabato sera, Claudio Ranieri è soddisfattissimo, dopo lo 0-0 in casa dello Zenit, ma soprattutto sincero. «Sabato avevo fatto i complimenti all’Inter, questa sera li faccio alla mia Juventus», le parole del tecnico. «Forse non è il caso di parlare di impresa, ma certo è un grosso traguardo, che paragonerei al terzo posto dello scorso anno». Il tecnico parte dalla serata di San Pietroburgo, certamente una bella figura che resterà impressa nel curriculum della sua Juventus: «Siamo scesi in campo per fare capire subito allo Zenit che non eravamo venuti qui a fare passerella. Certo, abbiamo sbagliato troppo, ma il gioco mi è piaciuto molto e il campo era troppo scivoloso per condannare i giocatori per i loro errori». Gli chiedono del Real e le sue parole di stima non si fanno attendere: «Era in un momento difficile, ma resta una delle favorite per la Champions League e mi stupirebbe se non si qualificasse. Noi lo abbiamo affrontato a viso aperto a Madrid e credo che lo Zenit abbia tutte le possibilità per metterlo in difficoltà. Però noi abbiamo Del Piero…». Da un fuoriclasse all’altro: ecco il commento sul ritorno di Camoranesi. «È un campione ed è in netto progresso. La Juve ha bisogno di lui , perchè dà qualcosa in più alla squadra». Ma quando si parla dei due uomini di punta russi, Arshavin Tymoschuk, Ranieri con un sorriso è costretto a deluderè le aspettative dei giornalisti locali: «Sono bravissimi, ma in questo momento non ci interessano». Su Giovinco, invece, una sola frase secca e asciutta per spiegare l’ennesimo minutaggio scarso: «Non c’è nessun motivo per il quale parta titolare: in questo momento si deve accontentare di questi scampoli di partita».