Cannavaro segue sempre le gesta del Napoli. «La guardo sempre perchè, oltre a giocarci mio fratello, sono tifoso». Nella vita di calciatore hanno contato molto l’idolo Maradona e Ciro Ferrara. «Maradona ha contato moltissimo a livello di tifoso, mi ha dato sette anni di sogni: vincere uno Scudetto a Napoli era impensabile. Ferrara è stato un esempio dal punto di vista professionale, un punto di riferimento, un esempio impeccabile per i giovani napoletani. Un grande professionista e una grande persona con dei valori umani incredibili. Il ricordo più bello della tua esperienza a Napoli? Di Napoli ricordo tutto, dall’esordio fino all’ultima partita, dalla qualificazione UEFA agli allenamenti al centro sportivo. Sono stati anni incredibili perchè da ragazzino avevo sempre sognato di giocare con la maglia azzurra». Il Real Madrid comunque è un sogno per tutti, e a Cannavaro sarebbe piaciuto arrivarci prima. «Sì, perchè si corre tanto…. Però far parte di questa società è un sogno, si vive il calcio diversamente dall’Italia, è una grande soddisfazione giocare nel Real. E comunque non mi posso lamentare perchè nella mia carriera ho giocato nel Napoli che era la mia squadra del cuore, a Parma nei suoi migliori anni, nell’Inter che è una grande società e nella Juve che, insieme al Real, è la più grande società d’Europa, se non del mondo».