Forza-Roma.com – In un mondo globalizzato, in cui tutte le forze dovrebbero confluire in un unico esito valido, ovvero: l’informazione onesta, limpida, il rendiconto veritiero fatto di notizie e di dettagli è divenuto una sorta di scoop, di gossip in cui si trova di tutto e di più con la vaga intenzione di sollecitare l’interesse dei media, di captarne i segnali, per un successo personale e un tornaconto privatistico.
Fare il giornalismo oggi è diventato un business: ci si aggrega al padrone di turno e si parla o si denigra a seconda delle sfere d’ingerenza quotidiane o almeno del momento, delle alternanze e delle capitolazioni di questa o quella corrente politica, di questa o quella direttiva dichiaratamente partitistica e politicizzata.
Una volta il “giornalista” era lo specchio della società, oggi è il riflesso di questo o quell’accomodamento, di questa o quella componente di mestiere che si sintonizza sull’interesse privatistico del “far carriera” alla svelta, di passare ad una testata importante, di bruciare le tappe e, perché no, giungere in redazioni televisive, dove fare i giornalisti vuol dire fare soprattutto politica, addestrare il pubblico a vivisezionare l’avversario, criminalizzarlo, metterlo con le spalle al muro, per poterne condizionare l’ascolto.
Il talento di un giornalista o un comunicatore deve essere quello di saper fiutare la notizia, ma la caratteristica che maggiormente dovrebbe contraddistinguere un buon giornalista è la capacità di pensare con la propria testa. “Argomentare” viene immediatamente dopo “informare” nella scala di valori e compiti di un giornalista. E argomentare significa non perdere mai di vista il proprio spirito critico. Come affermava Edgar Monroe: “Non importa chi dà la notizia per primo, importa chi la spiega meglio. Non importa lo scoop del giornalista, bensì saper bene spiegare al lettore che cosa è successo“. Purtroppo oggi questo non avviene.
Noi romanisti ne sappiamo qualcosa di tutto questo, visto che spesso e volentieri il nome della Roma, la sua storia e i suoi tifosi, vengono bombardati da alcuni organismi di stampa che invece di fare comunicazione seria e responsabile, non fanno altro che cercare di infangare con notizie infondate, i nostri colori giallorossi.
Le notizie apparse negli ultimi giorni che riguardano la nostra squadra del cuore, e difuse da alcune emitenti radiofoniche dell’etere romano, non fanno altro che ribadire tutto quello che è stato scritto in questo articolo nelle righe precedenti. La cosa più grave però è che queste persone che fanno comunicazione si fanno chiamare tifosi della Roma?
La Roma sta attraversando senza dubbio il momento più epocale della sua storia, visto e considerato che il passaggio di proprietà, che ad oggi è una realtà, sarà lo spartiacque di una maniera diversa ed efficace di gestire il mondo del calcio nel nostro bel paese, portando con se il nome di Roma e i nostri colori giallorossi sul tetto del mondo calcistico, diventando cosi un esempio per tutti quelli che fino a questo momento hanno solo cercato di risguardare i propri interessi e non quelli della Roma.
Forse è proprio per questo che alcune persone si rifiutano di accettare la nuova realtà che sta sbarcando con la nuova società. Sanno che ormai son finiti i tempi cupi e arriveranno tempi migliori, dove il nome della As Roma, i suoi colori e i suoi veri tifosi saranno rispetati ovunque loro si trovino.
Una cosa è certa, la Roma e i suoi tifosi continueranno a fare quello che hanno sempre fatto, lottare contro tutto e tutti per difendere la nostra fede. Rimarremo sempre a guardia di una fede… Fede Giallorossa!!!
Riccardo Lelli.