Rassegna Stampa – Gazzetta dello Sport – «Non ho dediche da fare, questo gol lo dedico a me stesso. Sono felice e basta», ha detto venerdì sera Stefano Okaka,usando maggior diplomazia rispetto alle dichiarazioni della vigilia che non erano stato troppo tenere nei confronti della Roma («non posso più perdere tempo, alla Roma sono grato, ma se non gioco per il mio bene a gennaio dovrò cambiare aria»). Okaka è stato fondamentale contro la Bielorussia, squadra che dal punto di vista atletico può creare problemi a tutti. Fisicamente è impressionante, il centravanti della Roma, nato in Italia, ma genitori nigeriani. Nessuno riusciva a sradicargli il pallone dai piedi e Politech ha dovuto più volte usare tutta la sua prestanza per reggere l’urto con Stefano che ora può lanciare la volata per il mercato di gennaio. Che lo vede partente. Le novità riguarderebbero il probabile cambio di procuratore: da Scopelliti a Bronzetti. La variazione, per ora smentita, gli aprirebbe prospettive spagnole e Stefano è deciso a tornare all’estero.
I compagni tifano Stefano – La partita di domani a Borisov gli offre un’altra opportunità per dimostrare di essere pronto per palcoscenici importanti. L’Under 21 è in questo momento l’unica vera vetrina per i giocatori che in campionato vengono utilizzati con il contagocce o che addirittura, nel caso di Okaka, finiscono spesso in tribuna. Stefano è sbarcato a Minsk, dopo un viaggio durato oltre tre ore e ha fatto subito i conti con il precoce inverno bielorusso, due gradi appena e previsioni non certo buone per i prossimi giorni. Okaka ha trascorso la maggior parte del tempo sorseggiando tè freddo e spulciando giornali e riviste, in particolare quelle che prediligono il gossip. Non può parlare perché il silenzio stampa della Roma gli ha chiuso la bocca, ma di lui hanno parlato i suoi compagni di reparto. Destro, l’uomo che ha firmato il primo gol venerdì, dice: «Con Stefano mi trovo benissimo. Fa un grande lavoro, è un centravanti che gioca per la squadra. Con la sua potenza sfianca gli avversari e per me diventa tutto più facile». Anche Federico Macheda è entusiasta: «Stefano ha un fisico bestiale. Uno come lui può arrivare lontano».