Rassegna Stampa – Il Romanista – Il suo volto, qualche secondo dopo il 2-0 del Bayern, non tradisce emozioni. Ma dentro Claudio Ranieri è un vulcano. Si capisce dagli occhi. E da quello sguardo fisso sul tappeto verde dell’Allianz Arena. Quando si presenta davanti ai microfoni, il mister giallorosso decide comunque di gettare acqua sul fuoco, consapevole che prima della sfida contro il Bologna lo aspetteranno tre giorni di fuoco:
«La squadra ha fatto una buona prestazione – spiega al fischio finale, intervistato dalla Rai – abbiamo avuto le nostre occasioni, loro hanno avuto le loro e le hanno sfruttate meglio. Prima dei gol avevano fatto solo 2 o 3 tiri dalla distanza»
Secondo Ranieri, la vittoria del Bayern nasce da un’invenzione di Muller:
«Sì – conferma – nel secondo tempo loro hanno alzato il baricentro, perché noi l’abbiamo abbassato, e hanno pescato il jolly grazie a un gran gol di Muller. Lui è un ottimo giocatore e lo ha dimostrato in questa occasione. Peccato, perché ci stavamo comportando bene»
Durante tutta la partita, il tecnico giallorosso ha avuto un fitto colloquio con Borriello, a cui ha dato indicazioni per tutti i 90 minuti:
«Ha fatto una buona gara e poteva andare a segno in due occasioni ma, ripeto, tutta la squadra si è comportata correttamente»
Dopo il secondo ko di fila, Ranieri sceglie di guardare avanti.
E predica serenità:
«La Roma c’è, l’ho sempre detto. Abbiamo fatto una falsa partenza e stasera è andata così. Ripartiamo da qui perché sono soddisfatto della prova, il risultato non è veritiero»
Ranieri spiega poi, questa volta a Sky, come aveva preparato la partita e cosa, secondo lui, può aver bloccato la Roma, apparsa sempre troppo timorosa. Prima, però, il mister dedica due battute a Totti, sostituito per la seconda volta di fila:
«So che a Roma se ne parlerà, fa parte del mio mestiere. Ma ho tolto il Capitano perché avevo bisogno di un giocatore con più brio, che raccordasse meglio centrocampo e attacco. Non a caso, appena è entrato Menez siamo andati vicino al gol con Borriello»
La sconfitta di Cagliari, comunque, ha lasciato ancora strascichi. Nelle gambe ma soprattutto nella testa dei giocatori.
Ranieri ammette che:
«la batosta di sabato si fa sentire. Avevo detto ai ragazzi di attaccarli in profondità e in velocità perché loro sarebbero potuti andare in sofferenza, ma non l’hanno fatto. I ragazzi non se la sono sentita, li abbiamo aspettati troppo»
Dal punto di vista tattico, Ranieri si sofferma sui particolari:
«Abbiamo fatto molto bene la fase difensiva, siamo andati male sul fraseggio. Non siamo al massimo e per questo posso dire che per ora non possiamo fare il tridente perché la squadra non è in grado di supportarlo. Dobbiamo migliorare ed essere più sicuri, ma per farlo c’è un solo modo: lavorare, lavorare, lavorare».