Alcuni passaggi della conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia della sfida fra Napoli e Roma.
In Europa il primo passo falso. E’ stato un incidente di percorso?
“Dobbiamo essere lucidi nell’analizzare le gare. Abbiamo avuto quei dieci minuti di sbandamento, di follia, che però non ci devono portare fuori strada. Sono amareggiato come i giocatori e come il popolo romanista. Volevamo andare avanti. Non abbiamo mai pensato di snobbare la coppa. A me piace vincere sempre, poi è il campo a decidere. Avete visto che dopo aver preso gol su rigore (evitabilissimo), la troppa voglia di recuperare ci ha reso poco lucidi nel leggere la gara. E’ mancato Pizarro, cioè quel giocatore che tiene la palla, ci fa ragionare e non ci fa trovare scoperti. Sia nel gol di Ninis che nel contropiede di Cissè, Pizarro poteva essereci utile. Peccato, una grossa delusione. Però la squadra è rimasta squadra. Nel secondo tempo ha dato tutto, come gli ho chiesto io. Pazienza. Tutto ciò ci deve dare l’energia positiva da mettere in campo domani”.
C’è stato un fuoripista nel curvone che aveva detto lei.
“Il fuoripista c’è stato. Però sono stati bravi loro. Hanno sfruttato al meglio il loro potenziale. Noi no”.
E’ sbagliato dire che lo scudetto della Roma è il secondo posto?
“Dire adesso queste cose è sbagliato. Il conto lo faccio alla fine. Abbiamo due partite importantissime. Abbiamo una squadra davanti a noi di un punto e vogliamo riprenderla. E dobbiamo tenere lontane le squadre che ci stanno dietro”.
Julio Sergio come sta?
“E’ convocato, quindi in ballotaggio. Non posso dre sì o no. Oggi ha lavorato bene, però mi piace parlare con i medici e con il giocatore prima di prendere una decisione”.
Roma all’esame San Paolo.
“Voglio vedere la Roma che conosco, sempre a testa alta. Avremo davanti una squadra determinata, veloce e col pubblico che gli soffierà dietro”.