Conferenza stampa Di Francesco Atalanta-Roma, l’allenatore giallorosso ha risposto alle domande dei cronisti in conferenza stampa in vista della prima giornata di Serie A 2017-2018.
Conferenza stampa Di Francesco Atalanta-Roma: “Voglio mettere in campo le mie idee, prematuro criticare già adesso il 4-3-3 che é un modulo dinamico”
Conferenza stampa testuale
Il video della conferenza stampa integrale
Mister Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa prima della sfida di Atalanta-Roma, esordio dei giallorossi nel campionato di Serie A 2017-2018. Ecco le parole del mister:
Alla vigilia dell’inizio della stagione le chiedo i suoi obiettivi.
“Partire forte cercando di fare una buona prestazione a Bergamo dopo i risultati in Spagna dove i risultati sono venuti meno, la prestazione di Vigo non mi é piaciuta per niente. Voglio da parte della squadra una grande prestazione e sono convinto che entreremo in campo con grande determinazione contro una squadra che ha grande fisicità . Migliorarsi giorno dopo giorno”.
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Che avversario si aspetta? Che Atalanta si aspetta dopo lo scorso campionato entusiasmante dei bergamaschi?
“Li ho visti giocare ed allenare, sembra come se non fosse mai finito lo scorso campionato per la mentalità e per quello che mettono in campo. Bergamo é un campo ostico ma l’Atalanta troverà una squadra che vuole fare bene ed imporre il proprio gioco”.
A due settimane dal mercato quali squadre mette in prima fila nella griglia Scudetto?
“Le faccio fare a voi queste valutazioni, voi siete molto bravi. Io parlo della mia squadra. Tante squadre si sono rinforzate, sarà un campionato pi๠equilibrato, ci sarà meno distacco tra prime e seconde. C’erano squadre che non erano all’altezza gli scorsi anni che si sono rinforzate come Milan e Inter, Milan in particolar modo”.
Diverse coppie centrali si sono assecondate in questo ritiro precampionato, accanto a Manolas chi é pi๠in forma per giocare?
“Non mi piace parlare di chi giocherà , dico solo che dobbiamo preparare le partite in un certo modo, con molta attenzione. Mi piace parlare di squadra e non di singoli reparti, ci si deve muovere insieme e voglio far esaltare il collettivo e non il singolo calciatore. Il singolo viene esaltato dal gioco di squadra, é questa la mia idea di gioco”.
Si aspetta qualcosa dal mercato? Presto rientrerà Florenzi, come lo sta vedendo? Sa già come utilizzarlo? Mezzala o esterno alto?
“Oggi non é il giorno di parlare di mercato, c’é solo l’Atalanta. Stiamo facendo valutazioni sul mercato, inutile parlarne adesso. Florenzi per noi puಠessere veramente un valore aggiunto, non é ancora in condizione per essere convocato ma deve lavorare sodo, mettersi a posto dal punto di vista fisico e metabolico. Ha tanta voglia di fare, spero di averlo il prima possibile, lui come altri che non sono al top come Karsdorp e che ci possono dare alternative che non avevamo nelle due amichevoli ravvicinate in Spagna”.
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Dopo la tournà©e in Spagna si é parlato con la dirigenza della necessità di un nuovo difensore, ne avete parlato ancora?
“Sono contento di allenare questa squadra e questi calciatori, mi aspetto grandissime prestazioni dai difensori e da tutta la squadra. Il mercato é aperto altri 12 giorni e ci puಠessere di tutto. Non mi piace parlare di un centrale o di altri giocatori, dobbiamo fortificare questa squadra. Voglio pensare positivo, che squassata squadra puಠfare bene, benissimo. Ma noi non siamo sciocchi, faremo le nostre valutazioni in sede di mercato dopo queste due partite”.
L’amichevole di Vigo ha cambiato la percezione della sua squadra. Prima era una Roma arrivata seconda, potenziale candidata allo Scudetto, adesso é classificata quinta, sesta. Come si puಠcambiare una valutazione per un primo tempo di un’amichevole?
“Lo dico subito, la colpa di quel primo tempo é solo mia, devo dimostrare che la squadra non é quella la vista in quei 30 minuti di Vigo. Siamo a Roma e qui le critiche le fate dritte per dritte, ma io lo so già e sono serenissimo. Io so perchà© ho fatto certe scelte, ho tutelato calciatori che non potevano fare partite ravvicinate in vista dei prossimi impegni. A nessuno piace fare brutta figura. I giudizi? Dico solo che cambiare questi giudizi spetta solo a noi e domani abbiamo l’occasione di dimostrare che non siamo quelli li. E vengo dato per integralista, invece sono una persona che legge, che guarda, che scruta, che cerca d’imparare e di vedere perಠho delle mie idee e non posso mettere in campo le idee degli altri. Se sono stato scelto significa che sono stato preso per mettere in campo le mie idee, non quelle di qualcun’altro. Spero che da domani sera si parli già in modo diverso dell’ambizione della Roma”.
E’ mancato qualcosa in questo precampionato? In questo percorso c’é stato qualcuno che ti ha colpito positivamente?
“Non devo parlare in particolare di nessuno, ognuno viene saltato dal collettivo. Un calciatore che ha potenzialità enormi e puಠfare meglio é Nainggolan, é forte nelle due fasi, ha potenzialità enormi, immaginate dove puಠarrivare questo calciatore, mi sorprende anche nei test che ho fatto e negli allenamenti. Per un discorso generale dico che anche dagli errori si impara, mi sono servite cose positive e negative per migliorare, meglio sbagliare in precampionato che in campionato. Chi abbassa il margine d’errore diventa importante. Nel calcio, come nella vita, non vince chi non sbaglia mai ma chi sbaglia meno”.
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L’integralismo un po preoccupa i tifosi, spesso quest’avventura viene legata a quella di Sarri che decise di cambiare in corsa al Napoli due anni fa. Le chiedo se lei pensa che il 4-3-3 verrà portato fino alla fine o c’é un piano B. Verrà cambiata qualche figura come De Rossi che giocava in modo diverso ad esempio con un Pjanic pi๠playmaker? Un suo commento su De Rossi che sarà il primo anno di capitano, Totti da dirigente, che sia aspetta?
“De Rossi già ne ho parlato in passato e mi aspetto che sia il leader, la sua voglia di fare qualcosa d’importante qua a Roma, di mettersi a disposizione del collettivo. Sull’integralismo dico che c’é l’intelligenza delle persone, quando si inizia un lavoro si prova a dare certezze… Mi fa sorridere questa domanda, l’allenatore intelligente é quello che cambia tanto quando vince. L’intelligenza é interpretare durante la stagione, non si da le martellate se qualcosa non va. Mi stupisce sentire che il 4-3-3 non va bene. I fossilizzati sui numeri e non su un calcio dinamico e non statico, parlare di una squadra che gioca bene non lo dico e non lo dirಠmai ma mi sembra assurdo già mettere tutto in discussione. E’ psicologia, ognuno di voi mi darebbe una formazione diversa, ma qua deve scegliere solamente uno, l’allenatore e sono io. Il 4-3-3 é un modulo dinamico e non statico. Difenderemo anche 4-5-1 a volte. Non c’é piano A o piano B, c’é da capire i momenti della stagione. Se mi conoscete io in tante occasioni ho cambiato, perchà© dopo 30 minuti di Vigo devo cambiare? Per far contento chi?”
Mi sembra che se ne sia parlato tanto di questo integralismo e molti hanno il timore che lei spesso é accostato a Zeman…
“L’integralismo é sempre negativo o puಠessere positivo? Io sono una persona che valuta. Totti lavorerà al mio fianco, é motivo di orgoglio e soddisfazione e puಠfare solo del bene essendomi vicino, sono felicissimo di averlo accanto a me”
Domani si fa sul serio, é soddisfatto dal lavoro svolto in precampionato? Quanto manca per vedere la Roma di Di Francesco?
“Mi auguro che arrivi il prima possibile, in tante cose dobbiamo migliorare, sia le due fasi ed i meccanismi. Ma la squadra ha tanta disponibilità , a volte anche troppa, anche esasperandola, su questo dobbiamo avere pi๠equilibrio. Non voglio levare le loro qualità ma esaltarle tutte insieme in in sistema di gioco organizzato, ma il pensiero é nettamente positivo togliendo questi maledetti 30 minuti di Vigo veramente sarebbe servito per cambiare giocatori andati nel pallone in una situazione di difficoltà “.
VIDEO: Conferenza stampa Di Francesco pre Atalanta-Roma
https://www.youtube.com/watch?v=YBSY0J2xChw