La Roma vince il derby e si proietta prepotentemente verso le posizioni Champions. Gara non bella ma intrigante da conquistare, la pressione campanilistica, il vedere perdere l’avversario pericolosamente risucchiato dalle sabbie mobili della classifica, tutti ingredienti adatti a far diventare una pietanza poco gustosa in un piatto prelibato e sostanzioso. Cassetti, il meno atteso, anzi proprio che non t’aspetti, si traveste da Babbo Natale regala alla sua Roma una vittoria esorbitante. Julio Sergio compie un prodigio, e pensare che in estate era già sulla A1 direzione Grosseto. Follie di una Roma che ha vinto il derby, non subendo goal nella gara più attesa con il dato che Ranieri attendeva da mesi. Riise e Juan in forma strepitosa, Julio Sergio prodigioso, Mexes tolto dal campo da un fastidio al ginocchio, Burdisso che ha barcollato ma di lui ci si può fidare sempre anche nelle prestazioni meno buone. La Roma ha vinto il derby in difesa e se poi in attacco la firma sul match è messa da un difensore la forza del settore arretrato giallorosso è davvero notevole. Il derby è sempre il derby, i cugini in silenzio con l’amaro in bocca e le pezze dove il sole non batte si guardano intorno impauriti perchè qualche avversaria ha cambiato timoniere e rotta (vedi Siena con Malesani) e qualcun’altra a breve porterà entusiasmo con la scelta del nuovo allenatore (Catania). La Roma si gusta la terza vittoria consecutiva e guarda con interesse l’ultimo piano della classifica dove l’Inter si è dimostrata battibile, Milan e Juventus pronti all’assalto. Il weekend ha lanciato un segnale chiaro: tutti i giochi sono aperti dal tricolore alla serie B.