GAZZETTA: Il caso Juan

(NEWS AS ROMA, IL CASO JUAN, LA GAZZETTA DELLO SPORT) – Sta male, ma fa male. Juan non è partito per il Qatar, dove ieri il Brasile ha battuto 1-0 l’Inghilterra, perché infor­tunato. Lui ha comunicato alla Cbf che non ha potuto raggiun­gere la Seleçao «per volere del­la società». La società, invece, ha sostenuto più volte in questi giorni per bocca di Gian Paolo Montali che «la scelta è stata condivisa dal giocatore». Ma non è questo che conta, né le possibili sanzioni che pioveran­no sulla testa del difensore e del club («Dunga non ci spaven­ta », dicono da Trigoria). Il fat­to importante è che, ufficial­mente, Juan era infortunato e per lui, sfruttando l’articolo 4 dell’Allegato 1 del Regolamen­to Fifa, si chiedeva una visita a domicilio. Ma un giocatore in­fortunato può allenarsi regolar­mente come ha fatto Juan, che pure è solitamente fragilino, tutta la settimana? Allenamen­to e partitella con i compagni. Ieri, Juan era così in palla che non è riuscito a frenare la sua irruenza ed è finito sulle gam­be del povero Mauro Esposito. Sta male, ma fa male, appunto. Tutta questa ritrova­ta voglia di impegnarsi, oltre­tutto, potrebbe rivelarsi fuori tempo massimo. Perché c’è una corrente di pensiero alla Roma che vorrebbe «punire» Juan e Doni lasciandoli in pan­china per un po’. E perché ci so­no gli elementi in grado di sosti­tuirli. Tra i pali, Julio Sergio è stato all’altezza del miglior Do­ni tanto da conquistare la fidu­cia di Claudio Ranieri. In dife­sa, l’allenatore può fare a meno di Juan perfino serenamente. Il valore del brasiliano non si discute (quando non ha proble­mi muscolari), ma Mexes e Bur­disso formano una coppia più che affidabile. Dopo un avvio di stagione deludente, il france­se sta progressivamente tor­nando ai suoi livelli, «quelli che gli consentiranno di ricon­quistare la Nazionale», ne è convinto Claudio Ranieri. Tra i migliori con il Fulham e con l’Inter. L’argentino è stato il più presente e affidabile del pac­chetto difensivo, prima di farsi male al polpaccio. Problema or­mai superato, come dimostra­no gli allenamenti intensi degli ultimi giorni. Il suo ritorno in campo dopo la sosta è più che probabile. Se non ce la farà, toc­cherà ancora a Marco Andreol­li, il cui caso merita ancora una menzione particolare: infortu­nato, emigrato, trattenuto da Spalletti, sta vincendo la sua sfi­da con Ranieri. Affidabile co­me lo era Matteo Ferrari, per fortuna ad Andreolli non lo in­sulta ancora nessuno.

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