
(BLOG AS ROMA – TRE UOMINI E UNA PANCA… – FORZA-ROMA.COM) – Ruud Van Nistelrooy, Luca Toni, Roman Pavlyuchenko. Tre bomber, o quanto meno, ex tali, accomunati dalla medesima intenzione: abbandonare il club di appartenenza, alla ricerca di miglior sorte. Il motivo? Uno scarso utilizzo che, almeno per un paio di loro, intralcia legittime aspirazioni mondiali. Si vocifera che tra questi verrà scelto il rinforzo per l’attacco romanista. Obbligatorie, allora, un paio di riflessioni. In situazioni di esubero, ciascuno dei giocatori menzionati rappresenta, per il rispettivo allenatore, la quarta, se non addirittura la quinta scelta. Passi per il Real Madrid; passi pure per il Bayern Monaco; ma l’idea secondo cui la quarta – quinta scelta del Tottenham rappresenti un valido puntello per la Roma attuale, appare perlomeno opinabile. E’ poi evidente che gli atleti di cui si tratta cerchino sistemazioni utili a garantire una certa continuità d’impiego. Non so fino a che punto i giallorossi possano offrire tale opportunità, soprattutto alla luce dell’imminente rientro del Capitano, dell’ottimo momento di forma del francese Menez e delle credenziali che, nonostante tutto, ancora vanta Mirko Vucinic, in quel di Trigoria. Lancio, pertanto, una provocazione che, mi auguro, venga colta come tale. Dall’accozzaglia di nomi che, puntualmente, vengono accostati ai nostri colori, in concomitanza con l’apertura delle sessioni di mercato, è emerso, in questi giorni, quello di Cristiano Lucarelli. Sembra assurdo, ma a ben vedere, proprio quest’ultimo vanta prerogative più favorevoli rispetto agli altri. In primo luogo, non manifesta ambizioni azzurre, il che vuol dire accetterebbe di buon grado la panchina, ove mai la famigerata alternativa tattica di cui tanto si parla, si risolvesse nella mera disponibilità di un calciatore da gettare nella mischia, negli ultimi dieci minuti di gara, ogni qual volta le cose dovessero mettersi male. D’altra parte, Lucarelli è l’unico che vivrebbe l’avventura romana come l’apoteosi di una carriera e non come un declassamento. C’è, infine, il misurato e nobile disinteresse del livornese rispetto al vile danaro, il che di questi tempi e ancor di più, da queste parti, non guasta affatto. Tutti conoscono la vicenda che ha ispirato l’opera letteraria dell’autore Carlo Pallavicino, dedicata alla punta amaranto ed intitolata: “Tenetevi il Miliardo”. Potrebbe essere giunto il momento di predisporre il seguito, magari offrendolo alla gloria della dottoressa Sensi. Il titolo sarebbe: “Tieniti pure la mancia…”.