La Sensi si racconta in esclusiva al Guerin Sportivo

(NEWS AS ROMA – LA SENSI SI RACCONTA – GUERIN SPORTIVO) – L’intervista integrale realizzata dal Guerin Sportivo al Presidente della Roma, Rosella Sensi.
In pochi anni, da figlia di Franco Sensi si è ritrovata a essere presidente della Roma, poi moglie e mamma: come ha vissuto il cambiamento?
«Facendo coesistere i ruoli, ma non è sempre stato facile. La famiglia occupa il primo posto, era così anche per mio padre, che nonostante gli impegni è sempre stato presente nella nostra vita. Mi ha insegnato a essere umile, a rispettare il prossimo a non dimenticare mai le origini. Valori cui mi aggrappo soprattutto da quando ho assunto l’incarico di presidente, anche se per me il presidente resta lui».
È più difficile essere mamma o presidente della Roma?
«Entrambi gratificanti nella loro diversità, spesso mi tengono sveglia la notte. Ma basta un sorriso di mia figlia Livia a ripagarmi di tutti i sacrifici. A proposito, ogni nascita in casa Sensi coincide con un nuovo abbonamento allo stadio, anche Livia puntualmente è entrata a far parte della lista».
Un impero al femminile: lei, sua madre Maria, sua zia Angela, le sue sorelle Silvia e Maria Cristina. E ora Livia.
«Mia madre e mia zia, grandi tifose, sono sempre allo stadio, spesso anche per le trasferte europee. Siamo molto unite, dopo la scomparsa di papà lo siamo ancor di più, l’intuito femminile aiuta molto nella vita».
Che giudizio dà alla Rosella Sensi presidente?
«Preferisco che siano gli altri a giudicarmi».
Se tornasse indietro, cosa non rifarebbe?
«Sono abituata a guardare avanti, a non avere rimpianti. E a ripartire da eventuali errori per una crescita continua».
La più grande soddisfazione della sua gestione?
«L’emozione più intensa me l’ha regalata la vittoria della Coppa Italia nel 2007. Al ritorno da Milano a Fiumicino, l’immagine di mio padre ad aspettarci per festeggiare mi dà ancora i brividi».
E la più grande delusione?
«Non amo piangermi addosso, mi concentro sulle rivincite che ci dobbiamo prendere».
Qual è stata la cessione più dolorosa?
«Da presidente quella di Aquilani, nel passato senza dubbio quella di Samuel».
Progetto Roma. Svolgimento:
«Il nostro club trae spunto da ogni situazione per accumulare esperienza. Migliorando. Per questo abbiamo varato un Comitato tecnico che comprende la figura di Gian Paolo Montali. La Roma è in evoluzione, segue le nuove strade del calcio e le prospettive di diversificazione, che richiedono anche una crescita del livello dirigenziale. Ci stiamo preparando per il futuro, quando lo stadio di proprietà comporterà nuove politiche aziendali».
A distanza di circa un mese e mezzo, cosa si sente di dire sulla presentazione dell’idea di uno stadio interamente per la Roma?
«Noi abbiamo definito l’area in cui verrà costruito lo stadio e continuiamo a lavorare. Volevamo presentare i nostri studi di fattibilità e un modello di impianto pensato proprio in funzione delle nostre esigenze, in un momento delicato del calcio italiano ormai votato alla politica degli stadi di proprietà come soluzione di una crisi evidente. Abbiamo fatto e continuiamo a fare la parte di nostra competenza. Ora restiamo in attesa dell’emanazione della Legge sugli stadi, poi procederemo con l’iter formale, necessario per la presentazione ufficiale del progetto alle autorità competenti, che ci sembrano ben disposte a valutare con noi le soluzioni più opportune».
Perché il calcio italiano perde colpi in Europa?
«Paghiamo l’assenza di stadi da calcio. I nostri allontanano la gente, deteriorando pure la scenografia televisiva del prodotto virtuale. In Inghilterra, Germania e Spagna i club hanno ottenuto aree e permessi per realizzare impianti di proprietà. Abbiamo perso quote ingenti di fatturato, non potendo adeguarci ai tempi, dipendendo in eccesso dai diritti televisivi. Siamo inoltre penalizzati dalla fiscalità sfavorevole, soprattutto in confronto alla Spagna».
Intanto Platini intima ai club di non vivere di soli introiti derivanti dai risultati. Come si recupera il terreno perduto?
«Finalmente le problematiche del calcio italiano sono arrivate ai due rami del Parlamento, dopo la constatazione di Federcalcio e Coni. Con strutture di proprietà di club ci sarà un ritorno in auge del nostro calcio».
Cos’è cambiato dopo Calciopoli?
«C’è più trasparenza e mi sembra che ci sia voglia di rinnovamento».
Con quali dirigenti va maggiormente d’accordo?
«Rispettando i ruoli reciproci, vado d’accordo con tutti».
Associ un aggettivo a ogni suo “collega”.
«Moratti è indubbiamente generoso, Galliani rappresenta la competenza così come il suo presidente, Berlusconi, che è il vincente per antonomasia. Lotito loquace come nessun altro. Zamparini… ricco».
La vendita collettiva dei diritti tv che effetti avrà?
«Se riusciremo a completare nel modo migliore l’ultima fase di questa prima esperienza centralizzata, licenziando con buon esito anche i diritti esteri, il chiaro domestico e la Coppa Italia, penso che ci sarà un motivo in più per guardare con ottimismo al futuro del sistema».
E in questo sistema, come si colloca la sua società?
«La Roma negli ultimi dieci anni ha collezionato uno scudetto, cinque secondi posti e quattro coppe nazionali, ribadendo una posizione di rilievo degna della sua storia, che ci ha visto giocare in B solo una volta, come la Juventus. In virtù dei risultati conseguiti, secondo i nostri calcoli possiamo mantenere un buon rapporto di ricavi, in attesa di fare il salto di qualità attraverso lo stadio».
L’apertura alla trattativa con Fioranelli per la cessione della Roma, emersa nei comunicati stampa di Italpetroli, che controlla As Roma, aveva fugato i dubbi sulla cedibilità del club. Con il progetto stadio la situazione è mutata oppure è ancora disposta a trattare la vendita della società?
«Siamo sempre disposti e pronti ad ascoltare chi si presenterà con un progetto serio e che abbia intenzione di fare il bene della Roma. Cosa che finora non è avvenuta».
Soros, Fioranelli, Angelini, fra smentite e conferme, si sono avvicinati alla Roma. Ora si parla di una cordata di costruttori capitolini: chi realmente si è fatto avanti e perché sono tramontate queste ipotesi?
«È incredibile quanto credito abbiano dei rumors a volte privi di reale consistenza, anche dopo smentite pubbliche ufficiali. Ogni voce legata a situazioni più o meno reali ha avuto una sua evoluzione, dettagliatamente spiegata dai nostri comunicati».
Ma i tifosi seguono con passione e costanza anche le notizie sulla società…
«I tifosi della Roma, sono fantastici, ma devono pensare a sostenerla e proteggerla, senza dare importanza alle speculazioni. Una squadra di calcio ha bisogno di un ambiente compatto per dare il meglio di sè».
Si è chiesta perché lo scorso 20 giugno tutti i quotidiani, tutti i notiziari televisivi e le trasmissioni radiofoniche diedero per fatto il passaggio della Roma a Fioranelli?
«Qualcuno ha lanciato il sasso sbagliato nello stagno migliore, provocando una reazione a catena».
Cioè?
«Quel qualcuno si è dimenticato di chiedere qualcosa all’azionista di riferimento di As Roma, l’unica in diritto di decidere le sorti del club».
Progetto giovani: quando vi gioverete nuovamente di giocatori del calibro di De Rossi?
«Ho piena fiducia nello staff, la Roma ha sempre cresciuto giovani di valore. Il nostro futuro prevede Okaka e D’Alessandro, Crescenzi e Della Penna, in rampa di lancio c’è il giovanissimo Sini. Abbiamo scelto di avere un capitano romano, un vice capitano romano, un allenatore romano che rappresentano il valore aggiunto dell’ambiente, per senso di appartenenza. Non è casuale la scelta di Bruno Conti, che ha curato il settore giovanile e di Montella che si occupa dei nostri ragazzi. La Roma deve entrare nell’anima di chi ci gioca, da subito».
Quanto grava sulle finanze della Roma il contratto di Francesco Totti?
«Esattamente come tutti i contratti dei grandi calciatori per le altre squadre, con una differenza: Francesco è nato, cresciuto e maturato in questa società e non va sottovalutato. Ha battuto tutti i primati nella Roma e sta attaccando i record assoluti del campionato. È un campione del mondo, deve essere un modello positivo per i giovani del vivaio, per i compagni e per i tifosi. Non accetto che si misuri la carriera di Totti sulla base di un valore contrattuale: io guardo i risultati morali e tecnici e se li paragono ad altri atleti finisco per considerarmi in attivo. Francesco meriterebbe il Pallone d’Oro alla carriera».
Invece chi sarà a vincerlo?
«Messi, uno che mette sempre tutti d’accordo».
Qualcuno può duellare con l’Inter per lo scudetto?
«È evidente che la corsa riguardi solo una squadra. In compenso, la classifica corta offre a molte la possibilità di entrare in Europa».
Ha capito perché Spalletti ha rassegnato le dimissioni?
«Posso immaginare che avesse perso gli stimoli, ma non voglio lasciare spazio alle delusioni ripensando a lui come allenatore della Roma. Preferisco ricordare quando insieme abbiamo gioito per le vittorie».
Come giudica il lavoro di Ranieri?
«Molto positivo, mi sembra che abbia toccato le corde giuste per restituire stimoli ai ragazzi e anche nella difficoltà ambientale ha confermato personalità e amore per la maglia».
Risultati negativi, contestazione a società e squadra, Olimpico che non si sottrae alla dura legge della fuga dagli stadi. Cosa si sente di dire ai tifosi della Roma?
«I tifosi hanno sempre ragione, anche quando contestano, purché resti in ambiti civili e non si manchi di rispetto ai contestati. Da parte nostra però non c’è mai stata mancanza di chiarezza, sia quando ci siamo espressi per mezzo di comunicati scritti, sia quando ho parlato davanti ai microfoni. Capisco che dando spiegazioni non si possa accontentare tutti, ma molto spesso si tende a far finta di non capire ciò che diciamo. Sono tifosa anch’io e sarei felice di poter comprare ogni anno i campioni più forti per la Roma. Ma la squadra resta competitiva, è quella che due anni fa è stata a un passo dallo scudetto e ha espresso il miglior calcio. Ecco, questo gruppo è ancora in grado di sorprenderci in positivo. I tifosi devono essere ottimisti. Vorrei dire a chi contesta oggi che mi è chiarissimo il significato della protesta. Anche se non mi vogliono, chiedo loro di amare la Roma e di non abbandonarla. Io non lo farò mai, soprattutto nei momenti difficili».
Come si immagina fra dieci anni?
«Sono talmente impegnata nel presente che mi risulta difficile fare previsioni. Lo sa che da tre anni non vado in vacanza?».
 

Condividi l'articolo:

23 commenti su “La Sensi si racconta in esclusiva al Guerin Sportivo”

  1. Quel qualcuno si è dimenticato di chiedere qualcosa all’azionista di riferimento di As Roma, l’unica in diritto di decidere le sorti del club».
    Questa frase spiega tutto e non occorre altro commento.

    Rispondi
  2. [quote comment=”122122″]equilibrista86 non insultare franco sensi, ti comporti da ingrato.[/quote]
    è la verità! Tu forse no, ma noi l’ abbiamo scontato sto debito nei confronti di questa famiglia…per quel scudetto….per quel scudetto hanno fatto sembrare che si so indebitati per la Roma….per carità ha speso per la Roma , ma nn al punto di indebitarsi fino al collo….quindi sii onesto e ammettilo, cosi come io ammetto che ha speso, ma nn cosi tanto!

    Rispondi
  3. Tub sei un essere ignobile:ma è mai possibile che ti accordi con Moratti per far pagare il prezzo del biglietto ai romanisti ad un prezzo maggiore, cosi quando gli interisti verranno all’ olimpico pageranno di più il prezzo del biglitto(il prezzo è uguale)….e questi soldi in più te servono a te, ne befana…..Basta speculazioni?a deficiente e questa che hai fatto nn è una speculazione….Ma una briciola di vergogna nn ce l’ hai…redazione scusate per le parole, ma quando è troppo , è troppo……questa mi fa uscire fuori dal seminato

    Rispondi
  4. cretina sono 3 anni che non fa la vacanza!!!una persona normale sarebbe da 3 anni in galera per fallimento,rispetto per la gente veramente povera!!!!

    Rispondi
  5. il contratto di Totti non pesa NULLA perchè pagano gli sponsor e i diritti televisivi,per il resto solo fumo negli occhi.Solo che ormai cara zia non ti crede piu’ nessuno!!!!e poi basta dire che tutta la famiglia tifa Roma perchè nessun tifoso fa soldi con la roma ma spende e basta

    Rispondi
  6. “Esattamente come tutti i contratti dei grandi calciatori per le altre squadre, con una differenza: Francesco è nato, cresciuto e maturato in questa società e non va sottovalutato. Ha battuto tutti i primati nella Roma e sta attaccando i record assoluti del campionato. È un campione del mondo, deve essere un modello positivo per i giovani del vivaio, per i compagni e per i tifosi. Non accetto che si misuri la carriera di Totti sulla base di un valore contrattuale: io guardo i risultati morali e tecnici e se li paragono ad altri atleti finisco per considerarmi in attivo. Francesco meriterebbe il Pallone d’Oro alla carriera”

    Ho trovato qualcosa su cui sono pienamente d’accordo!!
    DAJE CAPITANOOOOOOOO!!!!!!!!!!! :12:

    Rispondi
  7. E la vogliamo dire tutta? Pure quel marchiciano del padre, pace dove riposa, non era meglio. Dopo anni di mediocrità e acquisti sbagliati è stato costretto a tirare fuori i soldi perchè la Lazio aveva vinto lo scudetto, altrimenti con il cavolo che comprava i giocatori buoni. Vi ricordata la figura di m.e.r.d.a. che abbiamo fatto con la Lazio con Stankovic? Ce lo siamo fatti soffiare perchè il marchiciano padre non tirava fuori i soldi. Poi è andato a prendere Tomici per 18 miliardi. Tale padre, tale figlia

    Rispondi
  8. Ma guarda se una società gloriosa come la Roma deve avere un presidente come sta ritardata. Ma ce fa’ o ce è? Vive in un mondo tutto suo. A Rose’ c’hai 400 milioni di debito e vuoi pure fa’ lo stadio? Ma quanno te internano?

    Rispondi
  9. SPERO DI NON ESSERE LINCIATO PER QUESTO, MA NONOSTANTE ANCHE IO SIA UN CONVINTO SOSTENITORE DELLA NECESSITA’ DI CAMBIO DI SOCIETA’, (E OBIETTIVAMENTE NON SONO “CHIARE” – PER USARE UN EUFEMISMO – LE MOSSE DELLA DOTT.SSA IN QUESTIONE, CREDO CHE PERò CON TUTTI QUEI DEVITI DIFFICILMENTE POTRA’ TOVARE UNA SOLUZIONE, UN ACCORDO CHE FACCIA CONTENTI TUTTI…SOPRATTUTTO PERCHè CHI GLIE LI DA TUTTI QUEI SOLDI? E ALLORA PUR DI NON FINIRE IN MEZZO A UNA STRADA RIMANE LI….COME FAREBBE CHIUNQUE NEI GUAI AL SUO POSTO. PURTROPPO.

    Rispondi
  10. Ma la squadra resta competitiva, è quella che due anni fa è stata a un passo dallo scudetto e ha espresso il miglior calcio. Ecco, questo gruppo è ancora in grado di sorprenderci in positivo. I tifosi devono essere ottimisti. Vorrei dire a chi contesta oggi che mi è chiarissimo il significato della protesta. Anche se non mi vogliono, chiedo loro di amare la Roma e di non abbandonarla. Io non lo farò mai, soprattutto nei momenti difficili».

    Non ce la faccio! veramente!Ti sono chiari i motivi per cui nn ti vogliamo?allora perchè nn sparisci?2 anni fa….appunto 2 annio fa….la roma esprimeva il miglior calcio d’ europa…ora fa pena….tu nn abbondoni la Roma nei momenti difficili?Intanto ti prendi i soldini dallaRoma te e tutta la tua famiglia!Il dramma è proprio questo : NN ABBANDONI LA ROMA, PER UNA SORTE MIGLIORE!…Porella per la roma nn dorme…..devi avè tanti di quegli incubi che neanche te li immagini…Moratti è buono?si , per questo nn ti lamenti che hanno acciaccato daniele?Com’è che quando si tratta dell’ iinter nn parli, nn ti lamenti?Per lo stesso motivo per cui l’inter ci ha rubato lo scudetto….ma vattene

    Rispondi
  11. Che giudizio dà alla Rosella Sensi presidente?
    «Preferisco che siano gli altri a giudicarmi».
    AH si? Beh sei una puttana de merda e te ne devi anna a fanculo. te e quelle stronze delle tue sorelle. VATTENE nullità che non sei altro.

    Rispondi
  12. FORAGABBU COMU SIMU CUMBINATI!!!!!!!!cioe’ praticamente:O TI MANGI STA MINESTRA O TI IETTI RA FINESTRA. (o ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra)questa non vendera’ mai purtroppo.

    Rispondi
  13. io ho rigurgitato tutto quello che ho mangiato dopo aver letto l’intervista, scrivete come “avvertenze” che bisogna essere a stomaco vuoto…

    Rispondi
  14. “Quel qualcuno si è dimenticato di chiedere qualcosa all’azionista di riferimento di As Roma, l’unica in diritto di decidere le sorti del club”

    Con questa frase si è contraddetta e sputtanata
    Dice che Fioranelli gli ha fatto l’offerta, e lei non ha voluto vendere
    e così ha fatto con Soros e vuole fare con Angelini… auguri!

    Ma pensiamo al perchè….perchè se vende, lei e il suo STAFF che fanno? Di che campano????

    Rispondi
  15. solo un punto “… con strutture di proprietà di club ci sarà un ritorno in auge…”, ma ricordo male o la roma aveva almeno la proprietà dell’impianto di trigoria ed ora non cel’ha più, per starci paga l’affitto (indovinate a chi?). Visto il precedente tutto autorizza a pensare che succederebbe la stessa cosa con l’ipotetico stadio.

    Rispondi

Lascia un commento