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(BLOG AS ROMA – IN QUELLO STUPIDO STUPIDO HOTEL – FORZA-ROMA.COM) – Il Napoli ha delle risorse economiche notevolmente superiori rispetto alla Roma; i giocatori del Napoli corrono il triplo rispetto ai giocatori della Roma; il Napoli ha pareggiato col Milan e battuto la Juve, mentre la Roma le ha perse entrambe; il Napoli esibisce un gioco davvero apprezzabile, la Roma deprime. Ma c’è una cosa che possiede il Napoli e che avrebbe potuto essere nostra. Salto nel recente passato. Primo Settembre 2009: secondo alcune fonti giornalistiche, la Roma proietta tutte le sue attenzioni su Claudio Ranieri come sostituto di Luciano Spalletti, ma a fronte di alcune difficoltà nel raggiungimento dell’accordo, il club giallorosso si cautela cercando delle alternative. L’alternativa principale risponde al nome di Walter Mazzarri, il quale, interpellato da alcuni organi d stampa dichiara:
"per ora non posso dire nulla. Certo che per me la Roma sarebbe un punto d’arrivo, anche più di Inter o Juve. Ovviamente, la speranza c’è, ma non ho ricevuto alcuna indicazione in merito". Ulteriore passettino indietro. Trentuno Agosto 2009: Walter Mazzarri, allertato da Rosella Sensi per prendere il posto di Luciano Spalletti, arriva a Roma, prende alloggio all’hotel H10 Roma di via Blaserna 101 e si chiude in camera, in attesa di un’ulteriore convocazione da Trigoria o Villa Pacelli. Intorno alle 21:00, chiama un taxi per andare a cena in un locale del centro. Scende nella hall dell’albergo e trova ad attenderlo il taxi Como 8.
“Mi porti al ristorante Maccheroni, in piazza delle Coppelle”. Riconosciuto dal tassista, Mazzarri parla un po’ della Roma, chiede informazioni sulle case dell’Eur:
“mi piacerebbe una con il cancelletto sul giardino. Sa, a Genova ne avevo una così…”. Poi, arrivato a destinazione, saluta, paga il conto e stringe la mano al tassista, di purissima fede giallorossa:
“alla Roma ci penso io, tranquillo…”.
Se dicessi ora sarebbe stato meglio Mazzarri, sarei colpevolmente ingeneroso nei confronti del nostro attuale tecnico, della cui passione e della cui abnegazione non ho alcun motivo di dubitare. Se dicessi ora che Mazzarri avrebbe fatto meglio, azzarderei un pronostico inattendibile perché privo di alcuna possibilità di riscontro. Certo, avessimo cambiato guida tecnica alla fine della scorsa stagione, il discorso sarebbe diverso; ma, nelle circostanze di tempo in cui è avvenuto l’avvicendamento, le ragioni ambientali, ancor prima di quelle tattiche, hanno imposto alla Roma un allenatore consumato e risoluto, glaciale ed essenziale, “semplice e un po’ banale”. In sintesi, dovendo scegliere tra la certezza Ranieri e la scommessa Mazzarri si è optato per la prima soluzione. Si dice che la fortuna aiuta gli audaci; sarà per questo che ci gira tutto storto?