Le dichiarazioni di De Rossi Vucinic e Cassetti

Puntata speciale, quest’oggi, del programma di Sky Sport 1 "Guarda che Lupa". All’interno del contenitore interamente dedicato alla Roma, interviste a De Rossi, Vucinic e Cassetti.
 

LE DICHIARAZIONI DI DANIELE DE ROSSI

“Siamo una squadra molto forte, secondo me siamo superiori alla Lazio. Ma non è da presuntuosi dirlo. Negli ultimi derby non abbiamo avuto la fortuna e la bravura di vincere. La Lazio è cresciuta tantissimo, sia come organico che come società. Sono due anni che non vinciamo il derby e penso che sia ora di ricominciare a vincerlo”.

 

LE DICHIARAZIONI DI MIRKO VUCINIC

Dopo i gol al Milan e allo Sporting Lisbona ti sei accorto di essere diventato un idolo per i tifosi della Roma?
“Sì ho letto qualche titolo, però rimango sempre lo stesso e cerco di dare tutto quello che posso come ho sempre cercato di fare”.

Qual è stato l’allenatore più importante per te in carriera?
“Sicuramente Zeman, perché con lui ho segnato 19 gol in un anno. Dopo quella stagione tutti mi hanno notato”.

Delio Rossi ha detto che sei il più grande giocatore che abbia mai allenato
“Come si vede in campo, è un grande allenatore. E’ soprattutto un grande uomo che ai tempi del Lecce mi ha fatto crescere molto”.

Ti aspettavi che si buttasse nella fontana?
“No, però l’ha fatto”

Lo farai anche tu in caso di gol?
“No, l’unica cosa che farà è impazzire di gioia”

Che cos’è il derby per te?
“E’ una cosa molto importante. Solo la parola dice tutto. I tifosi romanisti sanno come sono quindi è ancora più importante. E’ molto sentito qui a Roma, speriamo di ottenere la vittoria”.

Il 7-1 di Manchester?
“E’ stata una brutta sconfitta che ancora mi fa male. Speriamo che quando verranno qui all’Olimpico, riusciremo a vendicarci”.

Ci racconti come è nato quel bellissimo gol contro lo Sporting?
“Mi è venuto spontaneo. Ho dribblato il difensore e poi è andato tutto a mio favore”.

Nell’esultanza, De Rossi ha anche un po’ esagerato…
“Sì… mi ha dato una sberla… Ringrazio tutti i miei compagni e la società che nei momenti difficili mi sono stati vicini”.

Quel gol contro lo Sporting assomiglia molto ad un altro che hai segnato al Parma quando giocavi con il Lecce…
“Sì, in quell’occasione ho scartato un difensore, mi sono trovato davanti a Frey, l’ho superato e ho segnato”.

Che ricordo hai di quel Lecce-Lazio 5-3 in cui hai segnato tre gol?
“Ho un ricordo bellissimo perché in tribuna c’erano mio fratello e mio padre. I primi due gol li ho dedicati a loro, mentre in occasione del terzo, sono andato davanti ad una telecamera e ho fatto la dedica a mia madre”.

Nel primo di quei tre gol, c’è stato un lancio di Cassetti…
“Sì, ha fatto un bel lancio. Anche lui mi ha dato tanto consigli, come Tonetto. Mi hanno aiutato entrambi”.

Tonetto ha detto: “Vucinic mi ricorda Van Basten”…
“Max esagera sempre…”.

LE DICHIARAZIONI DI MARCO CASSETTI

Sul derby…
“Sarà un derby molto diverso da quello dello scorso anno. Sarà con una Roma vittoriosa. La vittoria della Lazio nella passata stagione, sicuramente ci ha fatto male. E’ stata inaspettata. Noi venivamo da un periodo buono. Loro erano in difficoltà. La voglia di rivincita è tanta”.

I gol di Vucinic?
“Me li aspettavo. So quali sono le sue caratteristiche. So le giocate che può fare. La rete che ha fatto contro lo Sporting, mi ricorda quella che segnò al Parma ai tempi del Lecce. E’ stato un gol straordinario. Mirko ha potenzialità enormi”.

Si è parlato in estate di un tuo possibile passaggio alla Lazio…
“Non potrebbe accadere, perché, per come sono fatto, una volta approdato alla Roma, è impossibile che finire sull’altra sponda”.

Delio Rossi e Spalletti…
“Quando ero al Lecce giocava con il 4-3-3, qui ha cercato di adattarsi alle caratteristiche dei suoi giocatori. Spalletti è fedele al suo modulo. Hanno un modo di giocare diverso, ma si assomigliano molto come allenatori. Lavorano molto sul campo durante la settimana”

Con la maglia del Lecce hai raggiunto la Nazionale…
“L’esperienza in Nazionale è stata bellissima, anche perché sono stato il primo giocatore del Lecce ad arrivare in azzurro. E’ il traguardo più ambito per un calciatore. Non è detto, però, che si venga chiamati automaticamente se fa bene con il club”.

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