GAZZETTA: Catania-Roma, siamo alle solite

(NEWS AS ROMA – CATANIA-ROMA, LA SOLITA BUFERA – GAZZETTA DELLO SPORT) –  Catania-Roma è una gara che lascia sempre strascichi e code al veleno ed anche questa volta si conferma tale. La maledizione ha colpito ancora. Dal 7-0 dell’ Olimpico di tre stagioni fa, ogni Catania-Roma finisce in caciara. Ieri il pozzo l’ha avvelenato il guardalinee Petrella da Termoli, che all’inizio dei 5’ di recupero finali si è inventato un corner per la Roma. Il portiere Andujar aveva i piedi fuori dal campo, però mani e pallone erano dentro. Il calcio non è il basket, dove le scarpe devono restare nel perimetro. Sull’angolo, De Rossi ha spinto in rete un tiro sporco di Totti e ha pescato un pari per nulla meritato. Catania in crisi di nervi, Delvecchio espulso. Sembrava che Mascara e soci non volessero riprendere il gioco: se non l’avessero fatto, avrebbero perso a tavolino. Andujar ha poi rischiato di provocare il gollonzo dell’anno. Il portiere ha rinviato con rabbia, il pallone ha centrato Totti e sul rimbalzo ha accarezzato un palo. L’ultimo quarto d’ora, specie di manifesto del declino del calcio italiano. Anziché giocare bene, come avevano fatto fino a quel momento, i catanesi si sono distinti nella italica specialità della perdita di tempo, e in questa sezione la palma di miglior attore protagonista va a Delvecchio. L’arbitro Saccani, confuso e infelice, non ci ha capito più nulla. Decisioni invertite, ammonizioni sbagliate. Il pubblico si è distinto per i cori contro De Rossi – nuovo tormentone delle curve – e da lui è stato punito: ragazzi, non sapete che gli insulti motivano i destinatari?
Per un’ora e un quarto tutto bene. Anzi, benissimo. Catania applicato, con centrocampo dominante. Mai visto un Mascara così votato al sacrificio: si è sciroppato mille "vasche" per la fascia e grazie a questo lavoro di compensazione il modulo oscillava, da 4-2-3-1 a 4-4-1-1 a seconda che si attaccasse o difendesse. Logico che «Mascarinho» abbia sbagliato dei gol: arrivava al tiro col fiatone. Atzori dice che se corre Rooney, figuriamoci Mascara, però SuperPeppe non è più un ragazzino e non bisognerebbe spremerlo.
Dov’è la Roma di gladiatori? Al Massimino, Roma di passeggiatori. Andamento lento, fase offensiva casuale. Dei gitanti. Evitabile il gol di Morimoto: tiro-cross di Potenza, deviazione del portiere sul palo, Burdisso e Pizarro bruciati dal «giap» a rimbalzo. Se il Catania non avesse cercato di annacquare il finale, se avesse giocato l’ultima mezz’ora come la prima, sarebbe finita 2-0 e amen. Brutto il 4-3-1-2 iniziale della Roma, con Perrotta trequartista e Pizarro in basso a sinistra. Meglio il 4-4-2 conclusivo, anche se molti si chiedevano: perché Cerci in campo e Menez in tribuna?

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