Alè…manno…

(BLOG AS ROMA – ALE’…MANNO – FORZA-ROMA.COM) – E’ noto che il Sindaco di Roma appartenga alla schiera dei politici ai quali la dottoressa Sensi si aggrappa, ad intervalli più o meno regolari, per cercare appoggio e conforto. Tuttavia, Gianni Alemanno vanta una prerogativa assoluta, non essendosi mai palesato membro del partito “Rosella for President”.
Non è un caso che tutte le volte in cui sia stato interpellato dai giornalisti,  il primo cittadino della capitale abbia evidenziato la necessità e la possibilità di un rilancio economico della società, ma lo abbia totalmente scisso dalla inevitabilità della gestione Sensi.
Come dire: se per far risorgere la Roma occorre la deposizione del Re, che si faccia.
Parole che, ieri, sono confluite nell’incontro con l’imprenditore farmaceutico Francesco Angelini, numero uno nella lista, per la verità abbastanza scarna, dei potenziali acquirenti della società. Non è dato sapere il perché della visita, né cosa si siano detti i colloquianti. Per di più un dubbio pervade le nostre menti: perché mai la massima istituzione cittadina, di colpo, abbia assunto le vesti di intermediaria in una trattativa non trattativa, a scapito, addirittura, dei colossi bancari Unicredit e Mediobanca? Forse l’eccessivo coinvolgimento nella vicenda Stadio? Forse la ricerca da parte dell’aspirante Presidente di sponsor illustri? O, più semplicemente, in questa sorta di tragicommedia stile Don Camillo e Peppone, il buon consiglio dell’Amministratore dell’Impero valga più delle valutazioni interessate dei “Banchieri di Dio”?
Noi abbiamo l’obbligo di attenerci alle notizie, per cui, in barba al detto secondo cui “nessuna nuova sia buona nuova”, apprendiamo con gioia che, nonostante zavorre e patti d’onore, le manovre per la cessione del Club sembrano continuare, seppure lentamente ed in maniera impercettibile.
In un momento in cui la squadra, al di là del mezzo passo falso di Palermo, vede spiragli di luce alla fine del tunnel, un cambio al vertice solleverebbe tecnico e giocatori dall’obbligo del risultato a tutti i costi, rompendo quel meccanismo diabolico che lega strettamente il futuro societario alle varie classifiche. Quale viatico migliore verso una nuova era? Soprattutto, quale momento migliore per iniziare a costruirla?

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