MF: ipotesi svalutazione per Italpetroli?

(CESSIONE AS ROMA – ITALPETROLI SVALUTATA? – MF) – Rischio svalutazione per Italpetroli. Ipotesi che costringerebbe i Sensi a decidere in manoera celere la vendita della As Roma. In attesa che Rosella Sensi e Mediobanca tirino fuori un coniglio dal cilindro per uscire dall’impasse, Unicredit valuta la svalutazione della propria partecipazione del 49% in Compagnia Italpetroli, la holding che custodisce tra l’altro la maggioranza della As Roma. L’ipotesi, allo studio dei vertici di Unicredit e sponsorizzata dai revisori per rispettare la nuova normativa sugli Ias, potrebbe non essere ad impatto zero per il club calcistico capitolino. La svalutazione del 49% della holding comporterebbe infatti una diminuzione di tutti gli asset detenuti dalla holding, ossia il club, i depositi di Civitavecchia e i terreni di Torrevecchia.
Questo passaggio potrebbe rappresentare un ulteriore segnale di pressione di Unicredit sulla famiglia Sensi, che negli ultimi mesi ha disatteso qualunque tipo di compromesso per rientrare dall’esposizione nei confronti del gruppo bancario di Piazza Cordusio. Italpetroli è indebitata per oltre 300 milioni con Unicredit e al momento, dopo aver riscadenzato il debito a luglio 2008, non ha effettuato alcun pagamento: sono saltate le rate di dicembre 2008 e luglio 2009. Ora dunque Unicredit sta valutando l’opzione-svalutazione: una decisione verrà presa a breve e verranno vagliate tutte le alternative. Tra queste ultime, figura l’ipotesi di una cessione della As Roma. A questo proposito, nelle ultime settimane Unicredit si è seduta attorno a un tavolo con Francesco Angelini per sondare le intenzioni dell’imprenditore farmaceutico. Se Angelini nelle prossime ore scioglierà le riserve sull’acquisto del club, allora troverebbe il sostegno di Unicredit, la quale è disponibile a dare un contributo a un progetto di ampio respiro sulla squadra giallorossa. L’imprenditore potrebbe cioè cominciare a investire per il club e far confluire nuovi capitali in una società che ormai fa dell’autofinanziamento la sua strategia da diversi anni.
Dall’altra parte Rosella Sensi, amministratore delegato e presidente del club, si sta muovendo a tutto campo proprio per scongiurare la cessione. Il suo primo interlocutore per trovare una soluzione resta Mediobanca, l’advisor scelto prima dell’estate proprio per risolvere la vicenda Italpetroli. Ieri sono circolate voci in merito a un possibile piano di riscadenzamento del debito che Mediobanca starebbe studiando e che verrebbe portato sul tavolo di Unicredit entro il fine settimana; ma va anche detto che la banca di Alessandro Profumo non sembra intenzionata a prendere in considerazione tale ipotesi. Insomma, in mancanza di cambiamenti sostanziosi e significativi, spiegano fonti vicine a Piazza Cordusio, non ci sarà alcuna nuova dilazione. D’altra parte l’unica alternativa possibile per la famiglia Sensi sarebbe mettere sul piatto almeno 150 milioni cash per poter avviare un successivo riscadenzamento. Ma al momento questa liquidità non è a disposizione.

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3 commenti su “MF: ipotesi svalutazione per Italpetroli?”

  1. Ma non so quanto possa convenire ad Unicredit la svalutazione.Certo,l’acquisto sarebbe facilitato(per minor dispendio di denaro da parte del compratore,ma a loro(Unicredit)tornerebbe meno liquidità.A meno che non abbiano un piano per vendere tutta l’IP a prezzo agevolato.

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  2. “Dall’altra parte Rosella Sensi, amministratore delegato e presidente del club , si sta muovendo a tutto campo proprio per scongiurare la cessione” –> questa non ha proprio capito capito che si deve levare dalle p…

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  3. non so se la roma essendo quotata in borsa possa risentire della svalutazione della controllante………forse sul valore nominale di ogni singola azione……….ma non sui suoi conti penso…………….

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