Il dottor Ranieri e la cura giusta per la Roma

(NEWS AS ROMA – LA CURA GIUSTA DEL DOTTORE RANIERI – CORRIERE DELLA SERA) – Il dottor Ranieri ha individuato la cura giusta per la sua Roma. La vuole aggressiva, compatta e mai rinuncia­taria. Al di là dell’impronta tattica che le ritaglie­rà su misura come un vestito, Claudio Ranieri sta catechizzando la sua Roma provando a farle cambiar pelle rispetto a quella sfilacciata e in cri­si d’identità vista negli ultimi mesi di gestione spallettiana. Pur privo dei Nazionali in giro per il mondo (alcuni come Juan e Baptista non li ha ancora mai visti), il tecnico giallorosso è alle prese da appena una settimana con la sua nuo­va creatura cercando di lavorare soprattutto sul­l’aspetto mentale. I discorsi rivolti ai suoi calciatori sono quasi tutti dello stesso tenore, sulla falsariga di quello pronunciato nel suo primo giorno a Trigoria: «Bisogna ritrovare fiducia in se stessi e lavorare a fondo, la Roma è una squadra attrezzata che non deve partire battuta in partenza con nessu­no ». Una sorta di training autogeno costante per ripristinare la fiducia smarrita dopo l’avvio choc della stagione che ha coinvolto la squadra, intenta a seguire senza distrazioni le direttive impartite. Come accadde nella sua gestione tec­nica alla Juventus, l’allenatore ha insistito sul pressing chiedendo ai suoi di comunicare di più. Domenica a Siena il primo rebus sarà il por­tiere: Lobont è pronto e Julio Sergio aspetta la conferma, con Brighi e Perrotta pronti a centro­campo e Taddei in netta ripresa rispetto alle ulti­me opache prestazioni. Scalpita anche Cicinho, che vorrebbe rientrare con la Fiorentina.

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7 commenti su “Il dottor Ranieri e la cura giusta per la Roma”

  1. Sono d’accordissimo con MARIO77. Una difesa a 3 centrali, con due esterni mediani che rientrano in difesa e poi spingono in attacco. Menez, Baptista e Vucinic si potranno scambiare le maglie da trequartisti e punte accanto a Totti, ma io da tempo che voglio rivedere il capitano giocando sulla trequarti, propio quando abbiamo vinto lo scudetto che lui agevolava dietro Batistuta e Montella (Delvecchio).

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  2. Secondo me era proprio la squadra stanca di Spalletti, non c’era più l’unione, la voglia di giocare, l’agonismo e alcuni sembravano sempre infortunati. Ora abbiamo recuperato quasi tutti, spero che anche sul campo i risultati saranno questi. Ma non ho dubbi, ripartiremo alla grande, e DAJE ROMA DAJE.

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  3. vi ricordate quando abbiam vinto lo scudetto?…giocavamo col 3-4-1-2……..io vi propongo questa formazione: doni (lobont); burdisso, mexes, juan; tonetto(riise), de rossi, pizarro, cicinho(motta); menez(baptista); totti, vucinjc! ……..cicinho come cafu e tonetto o riise come candela……con 3 centrali in difesa…….che ne dite?

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  4. voglio proprio vedre che miracoli farà
    ..la cura giusta è che rosella se ne va e finchè non succede le chiacchiere stanno a 0, possiamo parlare e riparlare ma è tutta aria fritta, un presidente che non ha una lira per investire non potrà mai mantenere una aquadra a certi livelli….ltre cure sinceramente non ne vedo

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