Cessione As Roma: Unicredit pressa ItalPetroli

(CESSIONE AS ROMA, UNICREDIT IN PRESSING SU ITALPETROLI, RADIOCOR) – Non solo il cambio di allenatore. L’inizio di settembre per la As Roma coincide anche con il cambio di strategia di Unicredit nei confronti della controllante Italpetroli. La banca guidata da Alessandro Profumo, secondo quanto apprende Radiocor, ha deciso di avviare un pressing nei confronti della famiglia Sensi per rientrare dell’esposizione di circa 277 milioni che ha confronti del gruppo guidato da Rosella Sensi. Una strategia che nei prossimi giorni potrebbe concretizzarsi in azioni formali finalizzate al rientro dei credito. Le iniziative della banca, secondo fonti finanziarie, non riguarderanno in ogni caso l’asset rappresentato dalla società calcistica. La banca, in altri termini, non chiederà di vendere la quota di controllo della As Roma per la quale, anzi, si auspica una gestione che superi l’attuale fase di immobilismo.

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35 commenti su “Cessione As Roma: Unicredit pressa ItalPetroli”

  1. [quote comment=”99107″]Vabbé saranno qualche migliaio di lavoratori, so due stabilimenti… qualcuno ci lavorerà immagino?! O_ò Lo so che non è IP anche se sicuramente a qualcuno la benzina la si vende, che sia API o altro.

    Se non fosse stata collegata al calcio da mo che sarebbe fallita lasciando a piedi tutti.[/quote]
    Però lei vive negli agi e nel lusso ostentando i jaguar e fregandosene di pagare i debiti tanto è privilegiata e nessuno le ha mai dato scadenze!

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  2. Vabbé saranno qualche migliaio di lavoratori, so due stabilimenti… qualcuno ci lavorerà immagino?! O_ò Lo so che non è IP anche se sicuramente a qualcuno la benzina la si vende, che sia API o altro.

    Se non fosse stata collegata al calcio da mo che sarebbe fallita lasciando a piedi tutti.

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  3. [quote comment=”98955″]Si infatti, concordo con Spilloromano, prima o poi deve lasciare… così non c’è futuro… cioè lei gestisce solo dei soldi che la Roma stessa si autoproduce, quindi di suo lei non ci mette nulla e nulla toglie, se non per questioni di bilancio.

    E’ una figura totalmente inutile e dannosa, pensasse a risanare IP che tiene centinaia di migliaia di lavoratori che rischiano di rimanere senza lavoro.[/quote]
    No, non centinaia di migliaia non è IP ma ItalPetroli!

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  4. Fabry, si prende i soldi da tutti gli asset se pignora ma si parla di anni di tempo, non è che domani pignori e dopodomani c’è l’asta…gli atti formali sono una forma di forzatura a vendere, questo è chiaro…per chi dice che se Angelini vuole la Roma va li e lascia i soldi chiedo : tu lascieresti 220 milioni a chicchessia senza guardare cosa ti stai comprando? gli unici che possono vendere sono I sensi, unicredit e altri nn possono fare nulla, neanche far vedere i bilanci senza l’autorizzazione della famiglia Sensi…

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  5. Unicredit pressa…. ridicoli…. che è un attaccante? unicredit agisse subito altro che pressing… ma non perche’ disprezzo la sensi fino a tal punto ma per rispetto della comune gente che se non paga un debito non beneficia di proroghe o trattamenti come finora la signora staffoli ha avuto

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  6. ma secondo voi c’è stato veramente qualcuno che invece de parlà…faccio qui…faccio là…è andato dai sensi o dalle banche coi sordi veri in mano e glie li ha sbattuti sul tavolo….???…Qui me sembra che parlano tutti…poi quando c’è da mette la mano in saccoccia scompaiono…Angelini parla..parla…adesso è il momento…se è veramente interessato domani mattina va da unicredit co li sordi…se fa chiamà la sensi…e glie li mette sur tavolo….vedemo che succede….

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  7. X FABRY65

    Unicredit non può scegliere quale asset la sensi debba vendere, in sostanza fanno capire che loro faranno i passi formali verso la debitrice, cioè ItalPetroli, come per legge devono fare, poi sceglieranno i Sensi cosa vendere per pagare, ma tra le righe fanno capire che sanno benissimo che l’unico asset che può coprire i debiti sia la ASRoma

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  8. SIAMO ALLE SOLITE MO SE VENDE MO NO INSOMMMA MA ANCHE LA SOCIETA ROMA AVRA’ UN’IDEA SUL DA FARSI ANCHE XCHE’ CREDO CHE A LUNGO ANDARE LE AZIONI TANTO CARE ALL SIG SENSI PRIMA O POI SE SI CONTINUA STO TIRA MOLLA SCENDERANNO MA IL PROBLEMA INSORGE SE SCENDONO DRASTICAMENTE CHE NON RICAVANO PIU’ O POCO NIENTE ASTO PUNTO LA NAOSTRA PRES LO SAPETE COSA FARA SVENDERA I PEZZI MIGLIORI PER RISANARE TUTTO IL BILANCIO AZIONI COMPRESE IN FALLIMENTO

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  9. LAROMA24.IT ha contattato la dirigenza dell’area comunicazione di UNICREDIT, cercando di capire qual’è lo stato attuale della trattativa per il piano di rientro di Italpetroli, debitrice nei confronti dell’istituto di credito di 277 milioni di euro.

    E’ vero, come alcune agenzie riportano, che Unicredit sta in un certo senso facendo del pressing sulla dirigenza giallorossa per rientrare del debito?
    “Si, Unicredit si è stancata della fase di immobilismo di Italpetroli. Italpetroli non ci sembra abbia fatto granchè per mostrare almeno la buona volontà di rientrare del debito”
    Il debito è di 277 milioni?
    “Si aggira intorno a quella cifra”
    E quale sarà la vostra strategia?
    “Ci sono stati accordi disattesi e nessuna operazione, anche solo di buona volontà, per rientrare. Ora pretendiamo di ottenere le cifre dovute e in tempi ragionevoli”.
    Quindi un’offerta sulla Roma sarebbe gradita?
    “E’ uno degli asset, quindi si”.
    E spingereste per farla accettare?
    “Se alla luce dei fatti fosse l’unica occasione di rientro, si”.
    Angelini si è fatto sentire con voi?
    “Angelini si è mosso a tutto campo. Sappiamo che oltre a noi, ha contattato anche la famiglia Sensi”.
    L’offerta è di 130 milioni più 90 per il flottante?
    “Non è lontana dalla cifra di cui siamo venuti a conoscenza. Ovviamente non ancora formalizzata”.
    Cosa è cambiato rispetto a poco più di un anno fa, quando la Roma sembrava vicino a passare di mano?
    “La situazione dell’epoca era differente, come pure l’esposizione. Le scadenze erano state rispettate e la famiglia poteva ancora decidere di vendere altri asset e salvaguardare la Roma. Oggi sono cambiate un pò di cose. La famiglia Sensi venda quello che vuole, ma noi non aspettiamo più. Se in breve tempo riescono a vendere altri beni e tenersi la Roma, a noi non interessa. Se, invece, l’unica via d’uscita a breve termine, risulterà essere la cessione della Roma, allora la famiglia Sensi dovrà valutare concretamente questa opzione”.
    Mediobanca è favorevole all’ipotesi-Angelini?
    “Con Mediobanca abbiamo solo rapporti di cordiale professionalità. Ci faranno le loro proposte e noi le vaglieremo. Ma dobbiamo rientrare del debito. Unicredit ha detto basta”.
    In conclusione: le vostre mosse?
    “Quelle che abbiamo già detto: pressing costante e forte su Italpetroli per rientrare del debito in tempi brevi”.

    Fabrizio Rossi e Laura Meli

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  10. invece è proprio con un acquirente straniero che la sensi otterrebbe il massimo guadagno con la cessione della roma…la sensi vuole estinguere l’intero debito cn la cessione e gli unici in grado di pagare quelle cifre sn investitori stranieri…il problema è chi è disposto a pagare il doppio del valore di mercato per acquistare la roma…nn è un problema di mancanza di soldi…ma se vale la pena spendere una cifra astronomica senza neanche fare la due diligenge….il signor barton infatti ha fatto un’offerta vincolante x l’acquisto del bari che si concretizzerà solo dopo la due diligence..

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  11. …ma se ho letto bene unicredit pressa IP per i soldi che deve prendere…però non pressa sulla vendita del pacchetto di maggioranza…ho capito bene…???

    “La banca, in altri termini, non chiederà di vendere la quota di controllo della As Roma per la quale, anzi, si auspica una gestione che superi l’attuale fase di immobilismo.”

    allora siamo ad un’altra presa in giro…ricordatevi che se unicredit vuole veramente quei soldi già se li era presi da dicembre….basta fare come a tutti i non pagatori….pignori IP…e prendi i soldi da tutte le sue controllate con la loro vendita …ma non lo fanno…perchè bloccati da qualcuno che non vuole che la roma sia alla portata di tutti e con l’offerta reale devono venderla per forza…chiunque sia l’offerente con i soldi veri in mano….

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  12. [quote comment=”98986″]Infatti, CORE_GIALLOROSSO, ho messo “se li aveva”….io comunque direi che la verità è che nessuno si vuole accollare una società senza capire bene come stiano i conti e quale pozzo senza fondo prosciughi il denaro e che ti porta ad avere pressioni politiche molto forti!

    Comunque sul fatto che non ci siano acquirenti mi leggerei questo spezzone di articolo battuto da una seria società di informazione :
    Quello che starebbe dando molto fastidio, secondo fonti bancarie vicine al management, è la chiusura a priori della Sensi nei confronti di qualsiasi potenziale compratore. L’ipotesi Angelini, seppur tutta da capire e valutare, è stata scartata a priori. Questo atteggiamento non è stato assolutamente gradito, anche perché, di contro, non ci sono azioni o piani specifici per migliorare in tempi brevi la situazione di Italpetroli. Il club poi se dovesse continuare così la stagione rischia per il secondo anno consecutivo di non entrare in Champions, un “tesoretto” troppo vitale e importante per le casse di Trigoria.[/quote]

    Sono d’accordo con te, però i bilanci dell’AS Roma sono pubblici e risultano in attivo, per cui è l’unico asset sano dell’italpetroli…il problema di fondo è che Rosella non la vuole mollare perchè attraverso la gestione “oculata” della società lei intasca i soldi che non spende per irnforzare la squadra e che derivano dalle cessioni…i 25 mln di euro che ha incassato per Aquilani se li porterà piano piano a casa…così facendo deprezzerà il valore della Roma, visto che in questo modo i risultati sportivi (almeno la qualifica in champions) verranno meno con conseguenti mancati guadagni…per non parlare dei soldi di sky e del digitale terrestre che non si sa dove sono finiti…insomma è chiaro che Rosella non vuole vendere…e non venderà finchè non avrà strizzato tutto il limone…

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  13. Infatti, CORE_GIALLOROSSO, ho messo “se li aveva”….io comunque direi che la verità è che nessuno si vuole accollare una società senza capire bene come stiano i conti e quale pozzo senza fondo prosciughi il denaro e che ti porta ad avere pressioni politiche molto forti!

    Comunque sul fatto che non ci siano acquirenti mi leggerei questo spezzone di articolo battuto da una seria società di informazione :
    Quello che starebbe dando molto fastidio, secondo fonti bancarie vicine al management, è la chiusura a priori della Sensi nei confronti di qualsiasi potenziale compratore. L’ipotesi Angelini, seppur tutta da capire e valutare, è stata scartata a priori. Questo atteggiamento non è stato assolutamente gradito, anche perché, di contro, non ci sono azioni o piani specifici per migliorare in tempi brevi la situazione di Italpetroli. Il club poi se dovesse continuare così la stagione rischia per il secondo anno consecutivo di non entrare in Champions, un “tesoretto” troppo vitale e importante per le casse di Trigoria.

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  14. [quote comment=”98969″]Purtroppo non credo che la Roma possa essere venduta ad uno straniero, è troppo importante a livello sociale e politico.
    Vedi la rinuncia a Soros, ai russi prima, allo stesso fioranelli che, se li aveva, aveva soldi stranieri…e vedi la timida apertura ad Angelini che comunque fa parte del salotto buono…[/quote]

    Fioranelli aveva i soldi?? Ma per favore…Hai visto quello che compra il Bari? Ha i soldi, chiede, il prezzo, paga e compra…purtroppo nei confronti dell’AS ROMA non c’è nessuno che sia in grado ad oggi di formulare un’offerta seria e che abbia reale voglia di accollarsi un asset sul quale dover spendere soldi senza nessun rientro…il calcio non è più un business da ricchi, ma da gruppo indistriale, vedi fiat, vedi saras petroli, vedi mediaset, anche se ad oggi Silvione è distratto da altre cose, tipo fare finta di essere uno statista…

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  15. Purtroppo non credo che la Roma possa essere venduta ad uno straniero, è troppo importante a livello sociale e politico.
    Vedi la rinuncia a Soros, ai russi prima, allo stesso fioranelli che, se li aveva, aveva soldi stranieri…e vedi la timida apertura ad Angelini che comunque fa parte del salotto buono…

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  16. karo brugael se nn ci fosse questo sito questa redazione nn sapremo mai nulla di konkreto sullla roma x 1 solo motivo xk loro sono romanisti kome noi e nn sono kome i giornali ke skrivono delle kavolate la maggiorparte dellle volte adesso è uscita questa notizia quello ke nn deve rompere sei tu senn ti vanno queste notizie kambia sito facile no?komunque speriamo ke questa roma kambi anke la societa soprattutto kambi presidente/essa

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  17. Prokhorov mi sembra troppo, mi basterebbe uno che a fine stagione mette sul mercato anche solo 2 milioni. Qualcosa insomma e non debba vendere campioni.

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  18. secondo me entro marzo la roma sarà venduta al russo prochorov…le smentite di qualche settimana fa del magnate russo sono solo di facciata…ovviamente è una mia opinione dovuta a tutta una serie di considerazioni..

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  19. Si infatti, concordo con Spilloromano, prima o poi deve lasciare… così non c’è futuro… cioè lei gestisce solo dei soldi che la Roma stessa si autoproduce, quindi di suo lei non ci mette nulla e nulla toglie, se non per questioni di bilancio.

    E’ una figura totalmente inutile e dannosa, pensasse a risanare IP che tiene centinaia di migliaia di lavoratori che rischiano di rimanere senza lavoro.

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  20. Sibilla…ti rispondo sempre io….
    Il supermanager non è stato mai nominato perchè la Sensi ha messo in mezzo prima Mediobanca che ha bocciato tutti i nominativi e poi ha messo di mezzo Letta, perchè un professionista serio, chiunque esso sia, di fronte ad un offerta avrebbe dovuto accettarla!!

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