Gioventù sangue-oro

(EDITORIALE FORZA-ROMA.COM – GIOVENTU SANGUE ORO) – Vedere segnare Alessio Cerci sotto la sud è sempre uno spiccato segno di romanità che storicamente ha contraddistinto chi ha avuto l’onore di poter indossare la maglia della propria città. La Roma di queste cose, negli anni, ne ha avuto a bizzeffe, solo ad alcuni però è stata data la grande opportunità di poter dire: "Gioco nella Roma e da romano è una sensazione meravigliosamente bella". Perchè penserete voi, addirittura dedicate un editoriale a delle questione che ormai il calcio moderno ha quasi seppellito come il Kosice ieri sera, malmenato da una Roma troppo forte e cinica. La Roma rimane l’unica squadra in Italia, di un certo livello si fà presente, che riesce ad essere trascinata da un paio di bandiere, nate e cresciute dalle parti di Trigoria, Totti e De Rossi ne sono l’esempio lampante di una questione che nel nostro paese dovrebbe essere più sponsorizzato e non lasciato nell’anonimato. Si parla tanto di taglio di spese, si parla tanto di riduzione dei costi di gestione, si parla di tutto ma di giovani del settore giovanile no, perchè non fanno scoop, non fanno vendere i giornali, perchè alla playstation non sono molto bravi. Invece la nostra gioventù, sangue ed oro s’intende, sale alla ribalta, e fra questi vogliamo citare quell’Alessio cerci, sfortunato come tanti romanisti ma capace di ritagliarsi uno spazio nella pelata di Spalletti, che ha capito, almeno si spera, che la "mejo" gioventù è quella giallorossa, da sempre e per sempre.

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12 commenti su “Gioventù sangue-oro”

  1. aò ma ancora non hai capito, ormai le squadre per i giornalisti sono inter-juve-milan x loro solo queste esistono, se vedi su i giornali a queste 3 scrivono pagine pagine pagine e a noi 1 pagina o mezza, alle piccole come napoli, cagliari, genoa, ecc neanke mezza pagina!!i giornalisti so farabutti!!

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  2. «una questione che nel nostro paese dovrebbe essere più sponsorizzato»
    sono d’accordo, quando uno resta (vedi Cerci) ma soprattutto quando uno parte (vedi Aquilani). “Il calcio italiano perde un campione”, io sti titoli li leggo solo per Ibrahimovic, li vorrei legge pe Aquilani, un altro po’ non gliene importa a nessuno

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  3. [quote comment=”95208″]Grande Alessio Cerci….[/quote]
    ma ve l’ho già detto, è anche Cerci se gioca bene ad essere venduto. La vicenda Aquilani non insegna nulla? Quella mercenaria ce li vende i gioielli di famiglia, che a lei interessano solo i suoi (e forse quelli del marito) di gioielli. E per questo che sono molto contento se Cerci gioca bene, ma al contempo provo anche paura….e non è bello.

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  4. L’altro era il Nostro Aquilani, mandato via da una Dirigenza bugiarda, in cambio del nulla, solo dei soldi per ripianare una voragine senza fondo..

    DOMANDA… PRESIDENTESSA L’ANNO PROSSIMO CHI TE VENDERAI???

    MEXES?? DE ROSSI?

    MA NON TI VERGOGNI A SMANTELLARE UN GIOIELLINO DI NOME ROMA CHE CORRE CON LE RUOTE BUCATE COME LE TUE TASCHE???

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