GAZZETTA: Prokhorov-As Roma, brusca frenata?

(CESSIONE AS ROMA – PROKHOROV FRENATA PER LA ROMA – GAZZETTA DELLO SPORT) – Neanche il tempo di essere stato accostato all’acquisto della As Roma che dopo qualche giorno già si parla di una frenata per l’acquisizione della maggioranza della società giallrossa da parte del ricco imprenditore russo. Secondo quanto riportato questa mattina da `La Gazzetta dello Sport`, resta viva l`ipotesi dell`interessamento del magnate russo Mikhail Prokhorov alla proprietà della Roma, anche se da ambienti vicini ad UniCredit filtra che, al di là delle parole, alcuni documenti che il finanziere avrebbe dovuto produrre per avviare concretamente la trattativa, non siano mai arrivati. Insomma, tira aria di frenata, che solo una lettera d`intenti potrebbe dissipare.

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12 commenti su “GAZZETTA: Prokhorov-As Roma, brusca frenata?”

  1. NON ESISTE NESSUN RUSSO COSI’ COME ERA FINTA LA PISTA ANGELINI ……
    L’UNICO CHE HA FATTO UN OFFERTA DOPO MESI DI TRATTATIVE E’ FIORANELLI (VEDI RADIOCOR DEL 10 LUGLIO SCORSO).
    IL RESTO NON ESISTE …….. COMPRESO IL SUPERMANAGER !!!!

    CONTESTIAMO DURAMENTE E NON DIAMO UN EURO A QUESTA PERSONA E AI SUOI SERVI !!!!

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  2. Direttamente dall’ufficio stampa del suo gruppo fondiario Onexim, rilasciata al quotidiano finanziario russo Kommersant, il magnate Mikhal Prokhorov ha smentito l’interesse per la Roma riportato da alcuni quotidiani italiani: “Non si tratta che di voci completamente infondate, come quelle messe in giro a fine giugno secondo le quali Mikhail Prokhorov era intenzionato ad acquistare la squadra di basket NBA dei New Jersey Nets. Come in quel caso, le informazioni relative all’acquisto della Roma non corrispondono alla realtà dei fatti. Mikhail Prokhorov non è interessato all’acquisto di alcun club sportivo straniero”.

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  3. Guarda sulla questione dei soldi in entrata che vanno a coprire il debito di Italpetroli onestamente non ci credo molto perché è una cosa illegale. Non ci sono essere scambi tra società per Azioni, perché ogni soldo che entra o esce deve esser supervisionato dal CdA della società iniziale e non credo che i soci siano d’accordo sul veder le loro entrate buttate in una società di sola proprietà della Sensi e di una banca.
    Il fatto di essersi legati a Unicredit e Medibanca secondo me è un po’ un pastrocchio, però vorrei tanto vedere un russo del genere arrivare e sbragare il CdA con una proposta importante, sì da metterselo tutto a favore tranne il voto della Sensi.
    Oppure bisognerebbe sperare nell’acquisizione del 2% mancante da parte di Unicredit, che diventerebbe la maggioritaria di IP e potrebbe così cedere a petrolieri interessati.
    In ogni caso lei non può gestire tutto questo, e le persone che ha vicino non sono consiglieri eccellenti.
    Non do la colpa ne a Pradé, Conti o Spalletti loro sono solo dei manichini che muovono le braccia solo quando i fili vengono sollevati. Prendono le decisioni a posteriori e credo lavorino sempre per il bene di questa.

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  4. Febbraio 2004: Kerimov-Roma brusca frenata
    Aprile 2008: Soros-Roma brusca frenata
    Giugno 2009: Fioranelli-Roma brusca frenata
    …e adesso ennesima “brusca frenata”?

    ci hanno davvero rotto i coglioni giornalisti e R. Sensi!

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  5. [quote comment=”88556″]Io non capisco una cosa perché prendersi una montagna di insulti cedendo pezzi della Roma per fare mercato, invece di dare la possibilità a impreditori con tanti soldi di investire in progetti importanti (in giro per l’Europa molti grandi club hanno proprietà straniere).
    Questa credo sia la domanda che noi tutti dobbiamo porci.
    Cioè perché sta facendo questo? E’ solo affetto? Vuole trovare un pollo che compri anche Italpetroli così da poter vivere di rendita per il resto della vita senza pensare ai debiti?
    La Roma non vale i 200 di Fioranelli, ne i 250 di Prokhorov. Non li vale, sono valutazioni fin troppo bonarie e allora perché non cedere? Probabilmente uno come Prokhorov ti ricompra Aquilani dodici volte.
    Bravuta o no nel gestire una squadra di calcio questi con tanti soldi portano entusiasmo e crescono pian piano con il club come ha fatto Roman, che prima agiva da solo prendendo gente a caso. Ora invece segue le indicazioni del suo manager (Carletto).
    E vince.
    Cosa ci sarebbe di più bello cedere per il bene di Roma e vederla vincere? E’ questo il problema. Lei a questa domanda non vuol cedere in pubblico.[/quote]
    E’ la seconda, vuole che arrivi qualcuno che ripiani il totale dei debiti, e con l’aquisto della sola Roma è impossibile, e che gli garantisca anche un vitalizio a lei e alla sua famiglia. Insomma, aspetta il pollo. nel frattempo quello che ricava dalla Roma, unica sua società in attivo, lo incamera per i suoi debiti, in più ha un signor stipendio per se e sempre la sua famiglia (oltre ai vari Pippi Marra) e può andare a fare march…nei saloni che contano. Charo?

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  6. Io non capisco una cosa perché prendersi una montagna di insulti cedendo pezzi della Roma per fare mercato, invece di dare la possibilità a impreditori con tanti soldi di investire in progetti importanti (in giro per l’Europa molti grandi club hanno proprietà straniere).
    Questa credo sia la domanda che noi tutti dobbiamo porci.
    Cioè perché sta facendo questo? E’ solo affetto? Vuole trovare un pollo che compri anche Italpetroli così da poter vivere di rendita per il resto della vita senza pensare ai debiti?
    La Roma non vale i 200 di Fioranelli, ne i 250 di Prokhorov. Non li vale, sono valutazioni fin troppo bonarie e allora perché non cedere? Probabilmente uno come Prokhorov ti ricompra Aquilani dodici volte.
    Bravuta o no nel gestire una squadra di calcio questi con tanti soldi portano entusiasmo e crescono pian piano con il club come ha fatto Roman, che prima agiva da solo prendendo gente a caso. Ora invece segue le indicazioni del suo manager (Carletto).
    E vince.
    Cosa ci sarebbe di più bello cedere per il bene di Roma e vederla vincere? E’ questo il problema. Lei a questa domanda non vuol cedere in pubblico.

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