E’ stato definito un “pachiderma” da Bergomi di Sky, noi lo definiremmo “mastodontico“. Sembra una statua: freddo ed impassibile, palla al piede non perde mai la calma, la stoppa e la serve al compagno più lontano o al più vicino senza far notare differenze fra le due possibilità. Un assist per lui, ieri, al bacio, ma ridurre al solo passaggio decisivo la sua prestazione sarebbe sciocco. Quando corre palla al piede è spaventoso, perché con il suo andamento e la sua fisicità sembra quasi poter passare sopra ai propri avversari. Miete una vittima a partita, nel senso che discute una volta a partita, ma quella discussione solitamente segna la fine dell’agonismo del suo avversario. Qualità, concentrazione, precisione, quantità e determinazione: Strootman è un fenomeno.
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