Mediobanca tiene in stand-by Fioranelli e la As Roma rimane ancora in mano ai Sensi. La trattativa sembra essersi arenata nelle riflessioni di Mediobanca sul gruppo di Vinicio Fioranelli.
Il Messaggero – Roma ai rigori, Mediobanca non scioglie le riserve su Fioranelli
Mediobanca non ha ancora sciolto le riserve sulla concretezza e la disponibilità finanziaria di Vinicio Fioranelli per rilevare l’As Roma. Invano Unicredit avrebbe atteso ieri un segnale per imbastire il negoziato che, in coerenza con la linea assunta, possa procedere in tempi brevi alla cessione della squadra di calcio e col ricavato rimborsare, parzialmente, i 400 milioni di debiti del gruppo Italpetroli verso le banche, di cui 300 nei confronti di piazza Cordusio. A questo punto il tempo sta per scadere e nelle prossime ore Unicredit potrebbe dare esecuzione al suo piano di agire in giudizio. Sulla base della contestazione formale di inadempienza promossa venerdì scorso degli obblighi assunti dall’azionista di controllo (51%) di Italpetroli. In pratica l’atto scritto della banca equivale a una messa in mora. I Sensi, secondo il piano di ristrutturazione del debito firmato a luglio 2008 e valido due anni, avrebbero dovuto versare la prima rata di circa 150 milioni entro la metà dello scorso dicembre. Ma senza dare alcun segnale, il termine non sarebbe stato rispettato. E anche altri successivi impegni scadenzati sempre dal piano non sarebbero stati osservati.
Si avvicina l’ora x, ma qualunque mossa a sorpresa potrebbe sempre verificarsi. Il silenzio di Mediobanca, ingaggiata dai Sensi due settimane fa con l’incarico di ristrutturare il debito e valorizzare gli asset, potrebbe voler dire tante cose. Due giorni fa gli uomini della banca d’affari che in Italia ha un grosso blasone in fatto di prestigio e autorevolezza anche per la rete di relazioni, avrebbero incontrato Fioranelli e i legali della cordata. L’incontro, contrariamente alle aspettative non sarebbe avvenuto a Milano e avrebbe fatto seguito all’invio di documentazione da parte dell’agente della Fifa a capo di una cordata svizzera attestante i termini di massima dell’interesse nei confronti della quota di controllo (67%) della As Roma detenuta da Italpetroli tramite Roma 2000. Italpetroli su sollecitazione Consob lunedì scorso ha smentito l’arrivo di offerte concrete: secondo le indiscrezioni Fioranelli avrebbe messo sul tavolo 210 milioni per il 60% della Roma, lasciando ai Sensi il 7%.
Naturalmente dopo l’acquisto della maggioranza, l’acquirente dovrebbe lanciare l’opa sulla quota restante in mano ai piccoli azionisti. E’ possibile quindi che Mediobanca non abbia ancora in mano la certezza sull’esistenza della liquidità e sulle referenze e i requisiti adeguati di coloro che dicono di voler conquistare la Magica. Oggi potrebbe essere la giornata della verità, anche se i colpi di scena sono in agguato. Di certo Unicredit se non dovesse avere alcun riscontro alla posizione assunta, non vorrà perdere altro tempo. Ieri il titolo As Roma dopo una seduta in altalena, ha chiuso con un rialzo del 2,32%.