Gazzetta dello Sport – Roma: Fioranelli resta in attesa, UniCredit ha pronto il piano B.
E il tempo si fermò. Eppure, sembrava quasi scaduto. È come se in una finale dei 100 metri, a pochi passi dal traguardo, qualcuno avesse fermato il cronometro. Questa storia, in effetti, è diventata una corsa contro il tempo: Mediobanca al lavoro, senza soste, al servizio di Rosella Sensi, per evitare che si ritrovi costretta a consegnare il destino della Roma a UniCredit. La banca di Profumo intenzionata a liberarsi del fardello Italpetroli, una montagna di debiti troppo alta da scalare, se non cedendo la Roma. Mediobanca sta lavorando per questo, valutando le garanzie di Fioranelli, l’unico che abbia presentato alla Sensi un interesse per il club. Risposte a brevissimo giro di posta, era stato garantito lunedì. E invece, ieri Mediobanca ha preso tempo, comunicando a UniCredit: oggi non avrete nostre nuove. E quando allora? Quanto tempo ci vuole per verificare l’esistenza di garanzie che Fioranelli, oltretutto, giura di aver prodotto alla Sensi un mese fa? UniCredit attende comunicazioni, le ha chieste anche ieri con una certa insistenza. C’è chi propone una lettura alternativa: e se dietro la richiesta di altro tempo ci fosse in realtà la conferma dello scetticismo delle banche sulla solidità della proposta-Fioranelli, preludio all’addio? E se Mediobanca volesse nel frattempo convincere Gheddafi (da oggi nella capitale) a fare questo sforzo, comprarsi tutta la Roma? I libici sarebbero interessati all’affare, a patto che sia davvero un affare per loro, e ai loro tempi oltretutto. E invece qui bisogna correre.
Piano B – UniCredit continua ad aspettare, ma la pazienza sta finendo. Se la Roma (che in Borsa ieri ha fatto +2,32%) non sarà venduta a Fioranelli, entro venerdì scatterà il piano B: cessione affidata ad un advisor (possibilmente terzo), percorso trasparente, vendita in tempi brevi al miglior offerente. E UniCredit avrebbe già in caldo un imprenditore serio, facoltoso e straniero.
Fantozzi Per la Roma, quella che c’è ora, il tempo si è fermato da un pezzo. Acquisti bloccati, cessioni difficili, fare cassa senza vendere pezzi pregiati è dura (e infatti già si pensa a piazzare Juan al Real Madrid). Umori neri, prima di cominciare la stagione. Spalletti aspetta che qualcuno dalla società comunichi ai tifosi cosa li attende: ridimensionamento. Lui si è stufato di fare il parafulmine come Fantozzi.