Fabio Alescio, conduttore della trasmissione Cuore di Calcio e primo a lanciare la notizia del possibile passaggio di mano al vertice della società, ha parlato a Radio Incontro dei nuovi sviluppi della vicenda:
"Lo staff di Fioranelli sta lavorando da mesi per poter giungere ad una conclusione sulla vicenda Roma, sono tre mesi che la trattativa sta andando avanti. Il protrarsi della trattativa credo sia dovuto al rispettare i tempi tecnici di una trattativa così importante".
Come mai tutta questa fiducia?
"Mi fido dei miei canali ma anche dei documenti che ho letto riguardo alla trattativa. Mi sembra, poi, che ciò che ho detto lo ho trovato come riscontro anche nei giornali".
Che campagna acquisti sarà?
"I nomi del calcio mercato per la cordata-Fioranelli sono molto importanti, top player direi, alcuni nomi fatti sono stati ripresi anche dalle maggiori testate giornalistiche".
Il progetto Fioranelli dà garanzie?
"Se da mesi stanno lavorando su questa situazione, parlo della famiglia Sensi, e hanno valutato la serietà della cordata evidentemente e’ perché credono nel progetto Fioranelli, ripeto il protrarsi di questa situazione e’ dovuta semplicemente per motivi tecnici che si sono rivelati nella trattativa, se poi il rallentamento della stessa è dovuta ad altri fattori, questo sinceramente non lo so".
Dipende da Unicredit?
"Non mi risulta che bisogna attendere un esito da parte di Unicredit per la conclusione della trattativa, leggendo i comunicati dell’ A.S. Roma non devono essere interpretate come totalmente false le notizie sull’eventuale cessione del pacchetto di maggioranza. Credetemi non voglio il male della Roma, se sapessi che la trattativa sia tramontata completamente sarei il primo a dare la notizia, non faccio gli interessi di nessuno".
Chi sono i nomi del progetto? E’ vero che c’entra il nome di Baldini?
"Nel progetto comunque rientra anche Spalletti come allenatore, mentre quello di Franco Baldini non lo so dire, ma non lo escludo".
E a livello dirigenziale?
"Lo staff dirigenziale credo che sarà sullo stile Juventus,cioè senza un vero proprio Presidente ma con un amministratore delegato che ha pieni poteri; infine non mi risulta che tra le ipotesi la famiglia Sensi rimanga con una percentuale all’interno della nuova società".