Francesco Totti ieri ha raggiunto l’ennesimo record con la maglia della As Roma. Fra pochi giorni il capitano della Roma potrebbe siglare l’ultimo contratto della sua carriera con con la squadra giallorossa.
(Il Corriere dello Sport) – Francesco aspetta, ma le idee già le ha chiare. Il suo contratto scade nel 2010 e ha detto recentemente di voler giocare fino al 2014. Siccome ha scelto di chiudere la carriera con la Roma, si dovrà discutere di un prolungamento di quattro anni, fino a quando avrà quasi 38 anni. Totti sembra disposto ad abbassarsi un po’ lingaggio, ma per passare di 5,8 milioni attuali a 5. La società sarà disposta ad accontentarlo? I dirigenti hanno preferito affrontare gli altri contatti e lasciare quello di Totti alla fine. Per non mettere in evidenza una forbice così ampa tra gli ingaggi degli altri giocatori e quello del capitano.
Della questione se ne occuperà personalmente Rosella Sensi, che qualche mese fa disse a Totti che non ci sarebbe stato mai un problema. La Roma non può pensare di perdere il suo capitano e Totti non vuole tornare sui suoi passi. La scelta l’ha fatta, qualche anno fa avrebbe potuto monetizzare un’eventuale partenza. Totti alla Roma garantisce competitività e un alto tasso tecnico alla squadra ma non solo. I contratti di Sky, di Wind e di Robe di Kappa, quando andranno ridiscussi, passano assolutamente attraverso la conferma del capitano. Totti resterebbe, una volta negoziato il rinnovo del contratto, il giocatore che nella Roma guadagna di più tenendo a distanza De Rossi, che è arrivato con il prolungamento dello scorso anno a quattro milioni a stagione.
Totti finora si è sempre gestito i diritti per conto suo e questo è un aspetto che potrebbe essere ridiscusso con la società. Il quasto periodo il capitano della Roma sta decidendo anche sullo sponsor tecnico personale e con il contratto con Diadora scaduto a dicembre, potrebbe passare nella scuderia di Adidas. Totti ha una società che cura i suoi interessi, la Number Ten, della quale fanno parte il fratello Riccardo, il commercialista Leonardi, il preparatore atletico Vito Scala. Totti ha già una promessa scritta per un posto da dirigente per quando smetterà di giocare. Ha già detto più volte che non vuole fare l’allenatore e quindi sembra intenzionato a finire dietro a una scrivania.