Ecco la prima conferenza stampa da giocatore della Roma di Mehdi Benatia.
PARLA ZANZI
“Siamo felici di presentare un giocatore importante per la Roma: Mehdi Benatia. Ha dimostrato di essere uno dei migliori difensori della Serie A avendo anche una buona esperienza internazionale. Era una priorità, ha avuto offerte dall’Italia e dall’estero ora è qui con noi”.
PARLA BENATIA
“Sono venuto a Roma per vincere, lo so come stanno i tifosi e deve passare questo periodo perché i tifosi sono un po’ arrabbiati. Lo sapevo quando sono venuto qui: ho scelto la Roma perché la squadra è stata molto buona e qui si può fare bene. C’è un gruppo che lavora bene, giovane di qualità”.
SU GARCIA
“Non lo conoscevo di persona ma ho sentito qualche compagno ed in Francia ha fatto benissimo. Per lui è un onore essere alla Roma che resta sempre la Roma ovvero un grande club. Vuole superare questo periodo, se i risultati arrivano subito possiamo vincere qualcosa”.
SUL MODULO
“Ho sempre giocato a 4 anche se ad Udine ho imparato a giocare a 3. Qua hanno tutti qualità, anche i più giovani sono molto forti come Marquinhos. Voglio meritarmi il posto”.
SUGLI ALTRI CLUB INTERESSATI
“Potevo guadagnare di più all’estero e fare la Champions, non dico chi per rispetto della squadra. Voglio però affermare che quando ho avuto il primo contatto con il direttore ero già convinto di venire a Roma, è uno scatto per la mia carriera. Sono orgoglioso di questa possibilità”.
SULLA PIAZZA
“Udine è la piazza ideale per chi vuole giocare e crescere e ovviamente c’è bisogno di calma per lavorare. Sapevo che c’era alla Roma, c’è un piccolo gruppo di persone incazzate ma la maggior parte del tifo è con noi. La Roma sarà sempre la Roma, nonostante la sconfitta ha sempre un grande seguito. Sarei potuto rimanere a Udine senza pressione ma a 26 anni avevo bisogno di cambiare. Ringrazio comunque l’Udinese ma non vedo l’ora di giocare con la Roma. Spero che le cose possano cambiare”.
SUGLI ULTIMI DUE ANNI DELLA ROMA
“Da avversario la Roma sempre stata una squadra con grande tecnica anche se deve trovare equilibrio. Contro l’Udinese vinceva 2-0 e poi hanno perso 3-2, una grande squadra non se lo può permettere. Ma il mister ci sta già lavorando ed ho fiducia in lui, sa dove possiamo crescere. Anche il cambio di allenatore più volte non ha aiutato. Spero che si possa lavorare bene e che Garcia possa andare avanti con tranquillità”.
SULLA QUALITA’ MIGLIORE
“Bisogna chiedere all’avversario, sono un difensore voglio dare il meglio per la mia squadra. I difetti ci sono e si superano lavorando”.
CON CHI HA LEGATO ALLA ROMA
“Ho parlato un pò con tutti, in particolare con Pjanic perché parla anche lui francese. Certo, è un po’ triste venire ad allenarsi e sentire i compagni insultati. Chi ha sbagliato in finale è triste ma bisogna ripartire per un’altra stagione, serve l’aiuto dei tifosi, a Roma il tifo è molto importante. Ci devono aiutare, poi ci sono tanti bambini ed è bello vedere che ci segue tanta gente”.
SUGLI AVVERSARI PIU’ TOSTI
“Ibrahimovic, però è andato via… Anche Osvaldo è un attaccante completo con grandi qualità e Totti ovviamente sa cambiare la partita da solo. Ma non ho paura di nessuno”.
SUI PROBLEMI MUSCOLARI
“Ho giocato poco lo scorso anno per problemi all’adduttore ma ora mi sento meglio. Sono un po’ di ritardo nella condizione anche se ho giocato le ultime otto gare di Serie A ma non ho potuto allenarmi prima per la lunghezza della trattativa. Devo recuperare la forma ma c’è tempo e sono tranquillo”.
SULLA SUA SIMPATIA PER LA ROMA
“La Roma ha una grande reputazione in Francia perchè ci sono stati grandi giocatori come Candela e Mexes, adesso che ci gioco per me è speciale. Quando ho parlato con il direttore ero sicuro di voler venire”.
SU GARCIA
“Lo conosco da poco e bisogna aspettare per giudicarlo. Per parlare la sua porta è sempre aperta, lui crede molto nel lavoro, tant’è che facciamo 2 ore la mattina ed un’ora e mezzo la sera. Non bisogna scherzare in allenamento, è uno serio perché gli piacciono le cose fatte bene”.
SU TOTTI E DI NATALE
“Toto’ è più attaccante mentre Totti più mezzapunta, sono due campioni e saranno un ricordo importante per il calcio italiano. Mi ha sorpreso come Totti lavora molto. Gli ho chiesto quando si sarebbe fermato dato che ha 36 anni ma il campione si vede proprio perchè da qualcosa in più degli altri”.
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